Dopo l'invasione dell'Iraq, "il mondo è migliore", si difende Blair, nonostante migliaia di morti


Anche dopo la pubblicazione del rapporto Chilcot sulla decisione dell'ex Primo Ministro britannico di impegnare militarmente il suo paese in Iraq negli anni 2003-2009, decisione "evitabile" secondo il rapporto, Tony Blair continua a sostenere di aver preso una buona decisione.
"Abbiamo preso la decisione giusta. Il mondo è migliore e più sicuro senza Saddam Hussein ", ha detto il primo ministro britannico, Tony Blair, nel corso di una conferenza stampa tenuta dopo la pubblicazione del Rapporto Chilcot, la cui elaborazione ha richiesto più di sette anni .
"Se il dittatore iracheno Saddam Hussein fosse rimasto al potere nel 2003, avrebbe continuato a rappresentare una minaccia per la pace nel mondo", ha aggiunto, respingendo l'accusa che l'intervento in Iraq ha aumentato la minaccia terrorista.

Anche se i 12 volumi del rapporto condannano la decisione di invadere l'Iraq militarmente, Tony Blair continua a giustificare la guerra in Iraq che ha ucciso decine di migliaia di iracheni e 179 soldati britannici.
"E 'stata la decisione più difficile che abbia mai preso [....] E l'ho presa in buona fede pensando al migliore interesse del Paese. Me ne assumo la piena responsabilità. Ho più dolore, rimorso e rimpianto di quanto possiate sapere o immaginare"
"Accetto il fatto che specialmente con il senno di poi avremmo dovuto affrontare la situazione in modo diverso" ha detto l'ex leader laburista. Ma ha aggiunto: "non ci sono state menzogne, il parlamento e il governo non sono stati fuorviati, non c'è stato un impegno segreto per la guerra. L'intelligence non è stata falsificata e la decisione è stata presa in buona fede".

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