Con il paese che gli sta implodendo in mano, Obama è preoccupato... "della situazione in Venezuela"





In visita ufficiale in Spagna, il leader del regime nord-americano Barack Obama si è dichiarato "preoccupato per la situazione in Venezuela" e ha offerto la sua "collaborazione" per trovare una soluzione alla grave crisi del paese.

Ora, in primo luogo, che in Spagna e non in America Latina, Obama si permetta di violare la non ingerenza interna di Caracas con dichiarazioni lesive della sovranità del Venezuela vi fornisce tutto il livello della mai sopita indole colonizzatrice dell'occidente.

In secondo luogo, in un paese in cui la polizia del regime uccide una persona ogni 6,5 ore, in cui è detenuto il 25% della popolazione carceraria del mondo (perlopiù afro e ispanici in quella che è a tutti gli effetti una segregazione razziale per profitti privati), e dove la povertà ha raggiunto livelli oltre la "crisi umanitaria" (qui tutti i dati), può essere credibile il leader di questo regime quando offre il suo "aiuto" ad un altro paese?

In terzo luogo, dopo gli eventi di Dallas e l'esplosione sociale e razziale in corso nel regime, Obama ha secondo voi problemi interni maggiori di cui occuparsi invece di parlare di Venezuela?

Quarto, infine, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria etc etc.... ancora non avete capito come va a finire quando interviene in "collaborazione" il regime nord americano?




Ed ora Palmira ed Aleppo prima e dopo l'intervento dei ribelli vari amici degli Usa...





e l'ultima infografica che vi spiega tutto, vi spiega chi (la corporazione militare e finanziaria che ci specula) governa realmente il regime:



P.s. Rajoy, anche in questo caso, come sempre quando si parla di Europa in questo periodo, fa la parte del vicerè coloniale dell'Ottocento sempre pronto a prendere ordini dall'Imperatore.



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