Fallito il tentativo di colpo di stato in Turchia. Le forze lealiste hanno annunciato di aver arrestato oltre 1500 soldati e ufficiali implicati; 29 colonnelli e 5 generali sono stati destituiti, mentre circa 60 persone hanno perso la vita in scontri e bombardamenti avvenuti a Istanbul e nella capitale turca Ankara.
Le forze governative hanno inoltre annunciato, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, di aver ripreso il controllo del quartier generale dell’esercito. Il generale Hulusi Akar, capo di stato maggiore delle forze armate turche è stato liberato dopo che era stato preso in ostaggio dalle forze ribelli.
Il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva lasciato il paese con un volo privato partito dalla località di Bodrum, ha poi fatto ritorno a Istanbul una volta accertata la sconfitta dei golpisti. La cospirazione sarebbe fallita, secondo quanto scrive RT, perché non in grado di coinvolgere alti funzionari governativi e una fetta più ampia di forze armate.
I funzionari governativi indicano in Fethullah Gülen il personaggio che si cela dietro questo tentato golpe. Un religioso che si trova in esilio volontario negli Stati Uniti tempo addietro grande alleato di Erdogan, ora suo fiero oppositore.
Sreeram Chaullia della Jindal School of International Affairs ha dichiarato a RT che nonostante Erdogan abbia mantenuto i potere nella sue mani, il colpo di stato è un chiaro segnale di come le sue politiche stiano fallendo.
BREAKING: Jet drops bomb near Turkish presidential palace in Ankara. pic.twitter.com/qT6nQIJiyB
— Turkey Untold (@TurkeyUntold) 16 luglio 2016
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