La reazione del mondo arabo alla storicità della candidatura di Hillary


Abbiamo già commentato le parole entusiaste di Laura Boldrini accorsa a Philadelphia a partecipare al trionfo-farsa di Hillary Clinton nella Convention di Philadelhia che di democratico ha davvero solo il nome con cui il Partito si autodefinisce. Per la Boldrini si tratta di un evento storico "non solo per gli Usa ma per tutto il mondo perché per la prima volta una figura femminile riesce a vincere pregiudizio e misoginia. Diventa candidata ufficiale come presidente degli Stati Uniti. E' un passaggio storico. Questo aiuterà tutte le donne del pianeta ad andare avanti e a far capire che il genere femminile non è un impedimento". Le donne di Libia, Siria, Ucraina e in tutti i luoghi in cui il sadismo di guerra di Killary si è già manifestato non la pensano proprio così. Per non parlare poi delle donne di tutti quei paesi ancora ignari e che si troveranno a dover affrontare le sue mire bellicistiche.

Abbiamo trovato in rete, in inglese, e subito tradotto, la migliore risposta possibile all'ipocrisia delle parole di Laura Boldrini:



Alessandro Bianchi

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