Un nuovo record per Obama: 115 miliardi di dollari di armi all'Arabia Saudita durante la sua presidenza

Gli accordi tra gli Stati Uniti e l'Arabia Saudita per la vendita di armi durante l'amministrazione del presidente Barack Obama hanno raggiunto un totale di 115 miliardi di dollari, superando il record di tali accordi degli ultimi 71 anni, riporta Reuters, citando un rapporto del Centro per la Politica Internazionale.

Dall'insediamento di Obama nel gennaio 2009, Riyadh e Washington hanno firmato 42 contratti di fornitura di tutti i tipi di armi e attrezzature militari, comprese armi leggere, munizioni, carri armati, elicotteri, navi da guerra, missili terra-aria. Gli Stati Uniti forniscono anche assistenza tecnica e formazione ai soldati sauditi, riporta l'agenzia.

Secondo l'autore del rapporto, William Hartung, gran parte delle attrezzature militari non è ancora stato consegnato all'Arabia Saudita. Nel frattempo, lo scorso agosto l'amministrazione Obama ha approvato la vendita di armi valore di 1.150 milioni di $.

Questa quantità di accordi può permettere a Washington di influenzare l'Arabia Saudita per quanto riguarda le sue azioni nel conflitto in Yemen, dice Hartung. Il conflitto ha ucciso almeno 10.000 persone. Il mese scorso l'ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha detto che 3.799 civili sono morti nel conflitto, con gli attacchi aerei della coalizione a guida saudita responsabile di circa il 60 per cento dei decessi.

Il clamore suscitato dal crescente numero di vittime ha portato alcuni membri del Congresso a spingere per imporre restrizioni sui trasferimenti di armi, e in mezzo al crescente clamore, il Pentagono ha avvertito che il suo sostegno per l'Arabia Saudita nella sua campagna in Yemen non era "un assegno in bianco". Tuttavia, l'amministrazione Obama il mese scorso ha approvato la vendita di un pacchetto di armi per l'Arabia Saudita per 1,15 miliardi di dollari.

Il rapporto è stato preparato sui dati della Defense Security Cooperation Agency del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. La pubblicazione del documento completo è prevista per l'8 settembre.

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