La polizia Usa uccide un afroamericano in preda a convulsioni: 'si comportava in modo strano'


Alfred Olango è l'ultima vittima della brutale repressione poliziesca del regime di Washington. Un regime che uccide una persona ogni 6,5 ore.

Anche se a produrle è il regime più sanguinario dalla seconda guerra mondiale ad oggi, ci sono alcune morti che indignano di più.

Perchè vi domanderete voi se solo quest'anno sono 217 gli afro-americani uccisi dalla polizia? Perché questa volta la polizia ha ucciso un uomo affetto da disturbi psichici nel corso di convulsioni e perché la polizia era stata chiamata dalla sorella proprio per aiutarlo. Il tutto avviene martedì a mezzogiorno nel parcheggio di un centro commerciale in una cittadina vicino San Diego. In un video diretta su Facebook avete la testimonianza, la disperata incredulità della donna.

Il portavoce del Dipartimento di Polizia, Rob Ransweiler, ha dichiarato ai media che Olango ha manifestato un comportamento "irregolare" e che ha estratto un oggetto dalla tasca (non un'arma). In preda alle convulsioni si tende ad avere comportamenti irregolari in effetti.

Diversi testimoni sostengono che gli agenti abbiano sparato cinque volte e hanno poi confiscato i telefoni delle persone che avevano cercato di registrare tutte le vicende. La patria delle libertà civili, ancora vi dice qualcuno anche in Italia.

Secondo la versione degli agenti, quando la polizia ha utilzzato un taser (pistola di stordimento), l'uomo "in fretta ha tirato fuori un oggetto" e la posizione delle mani dava l'idea di un fucile. Versione smentita anche dal capo della polizia che ha escluso che l'uomo fosse armato.

Dopo aver appreso della morte di Alfred Olango, 200 persone si sono radunate per protestare contro il Commissariato di El Cajon e gli Stati Uniti rivivono gli spettri della settimana scorsa di Charlotte (North Carolina).

La settimana scorsa, un rapporto delle Nazioni Unite ha comparato le uccisioni di polizia di persone di colore negli Stati Uniti ai linciaggi razzisti che avvenivano nell'Ottocento. Uno studio del 2012 del movimento per i diritti civili Malcolm X ha rivelato che una persona di colore viene uccisa dalla polizia o da personale surrogate ogni 28 ore negli Stati Uniti. Sono tutte notizie che in Italia e in tutta la stampa coloniale occidentale non vengono riportate. Voi non sapete nulla. Non vengono riportate, perché i poveri media "liberi" dovrebbero poi spiegarvi che il sanguinario regime di Washington vive una profonda crisi umanitaria e sociale. Dovrebbero poi raccontarvi che quel regime che all'esterno assume, proprio grazie alla mistificazione delle corporazioni mediatiche, la superiorità morale addirittura di bombardare i paesi che giudica non democratici e non liberi, all'interno, opera linciaggi razzisti come nell'Ottocento.

E' giunto il momento che il mondo si mobiliti per i fratelli e le sorelle degli Stati Uniti che sopravvivono nella più brutale forma di tirannia, attendendo il giorno della liberazione.



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