Peter Korzun: "La NATO si sta preparando per una guerra alla Russia"


Come vi abbiamo ampiamente riportato ieri commentando l'ultimo summit a Bruxelles dei ministri della Difesa dei paesi membri dell'Alleanza Atlantica, la NATO sta rafforzando la sua presenza in prossimità delle frontiere russe e la promozione di misure che permetteranno senza ostacoli di spostare le sue truppe in Europa.

"Si stanno preparando per la guerra", ha scritto l'esperto di relazioni internazionali, Peter Korzun, in un recente articolo sul sito web Global Research. L'alleanza atlantica giustifica queste azioni accusando la Russia di azioni aggressive. E si utilizza ogni pretesto, con i media occidentali che ripetono come un mantra la presunta "aggressione russa".

L'alleanza atlantica si propone "di porre fine alle restrizioni di transito sul movimento delle truppe e le attrezzature delle forze della NATO in Europa", prosegue Korzun. Nelle sue parole, si sta creando uno "spazio Schengen militare" nel suolo continentale. La possibilità che i soldati e le armi possano muoversi liberamente per i confini nazionali, senza chiedere alcun permesso alle autorità, "minerà la sovranità degli Stati membri", dice Korzun.

Del resto, prosegue, il dispiegamento di truppe statunitensi in Norvegia, un paese che ha 200 chilometri di frontiera comune con la Russia, (...) "soddisfa un desiderio degli Stati Uniti a lungo termine." Secondo l'analista, "l'unica ragione" per il dispiegamento di oltre 300 truppe del Corpo dei Marines degli Stati Uniti in Norvegia e per "preparare un attacco alla Russia." "Non ci sono truppe russe che vengono distribuite in prossimità delle frontiere degli Stati Uniti, ma sono gli americani che sono dispiegati in prossimità delle frontiere della Russia", ricorda Korzun.

L'esperto precisa che le azioni ostili dell'alleanza atlantica "riducono notevolmente la sicurezza e la possibilità di ripristinare il dialogo tra la NATO e Mosca". Korzun conclude che "il blocco fa di tutto per provocare una corsa agli armamenti che può portare a conseguenze indesiderate." "E' esattamente il contrario di quel dialogo che la Russia ha chiesto da molti anni."

Intanto da Mosca il commento della riunione dei ministri della Difesa di mercoledì è stata chiara: "il più grande rafforzamento militare lungo i confini della Russia dalla guerra fredda della Nato non rafforzerà la sicurezza europea, ma è il pretesto per la creazione di ulteriori "rischi evidenti". A dichiararlo è Aleksandr Grushko, il rappresentante russo presso la Nato.

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