Il quotidiano britannico 'The Independent' ha spiegato che la decisione del presidente russo Vladimir Putin e del suo omologo siriano Bashar al-Assad, è stata presa in un momento in cui la portaerei Ammiraglio Kuznetsov, insieme ad altri sette navi russe, che arriverà mercoledì prossimo presso la città di Latakia dove probabilmente parteciperà alla campagna contro il terrorismo.

La flottiglia che comprende anche il distruttore a propulsione nucleare Pyor Velikiy (Pietro il Grande), la nave anti-sommergibile Severomorsk e la Vice Ammiraglio Kulakov e diverse navi di supporto logistico è considerato come il più grande dispiegamento navale russo dal tempo della guerra fredda.

Da parte sua, la NATO ha confermato che la Russia, nei prossimi giorni, attuerà attacchi pesanti contro i terroristi in Siria.

A questo proposito, fonti di intelligence occidentale, ieri, hanno affermato: "Crediamo che i russi siano sull'orlo di un attacco militare ad Aleppo" e che potrebbe portare a "significative conseguenze umanitarie", si aggiunge.

Allo stesso modo, un diplomatico della NATO ha dichiarato, a condizione di anonimato, che "la Russia sta implementando la flotta nord e gran parte della flotta del Baltico nel più grande dispiegamento di superficie dopo la fine della guerra fredda" per rendere una serie di "attacchi aerei" contro l'opposizione siriana definita "ribelli moderati" ad Aleppo.