Inchiesta nel Regno Unito: "Utilizzati convogli umanitari per trasportare materiali e denaro ai terroristi in Siria" - Telegraph



Quattro uomini hanno utilizzato convogli di aiuti umanitari per inviare in Siria denaro per i terroristi e trasportare materiale utilizzato poi in atti di terrorismo. Lo riporta il Telegraph, citando un caso giudiziario in corso nel Regno Unito contro quattro cittadini britannici sotto inchiesta.

Syed Hoque, secondo le indagini, ha presumibilmente inviato 4500 sterline nel 2013 al nipote che combatteva tra i terroristi di Al-Nusra in Siria. L'uomo è anche accusato, insieme ad altri tre uomini - Mashoud Miah, 27 anni, di East London, Mohammed Hussain, 30 anni, di East London, Pervez Rafiq, 46, di Birkby, Huddersfield - di aver trasportato "altri beni" utilizzati poi per atti terroristici in Siria tra il primo dicembre 2012 e il 31 maggio 2014.

Tutti e quattro negano le accuse, in particolare quella di aver finanziato il terrorismo. Il Procuratore Annabel Darlow QC, a capo dell'inchiesta ha dichiarato: "Gli imputati hanno fatto uso, o almeno così sembrerebbe, di convogli di aiuti come mezzo per portare denaro e altri beni fuori del Regno Unito per la Siria".

Aggiungendo che non si mette in discussione, nell'inchiesta, il fatto che i convogli non avessero obiettivi umanitari, ha continuato: "Gli itinerari normali non sono utilizzati in Siria. Quindi, se si vuole portare beni di proprietà o denaro, i convogli avrebbero fornito un utile condotto. E si può quindi pensare ad un abuso dello spirito dei convogli per inviare il denaro e la proprietà ai terroristi."

Secondo quanto emerge dalle prime indagini, il 5 agosto 2014, Hoque e sua moglie sono stati fermati all'aeroporto di Heathrow dopo il ritorno dal Bangladesh. I loro telefoni sono stati sotto inchiesta e i dati scaricati. Nel proseguo delle indagini è emersa come Hoque abbia comunicato attraverso WhatsApp con una persona nota come Sayyaf che utilizzava un numero turco.

L'uomo, secondo gli inquirenti, è risultato essere il nipote di Mohammed Hoque Choudhury, in Siria e stava combattendo in nome di Jabhat al-Nusra, un'organizzazione terroristica che rappresenta l'ala di al Qaida in Siria.

I giudici hanno ascoltato i messaggi di Hoque a Choudhury con denaro e che i due uomini avevano discusso la possibilità di acquistare un fucile da cecchino Dragunov, un fucile d'assalto AK e un NightScope.

Il Procuratore Darlow ha dichiarato che la corrispondenza in questione ha mostrato come Hoque fosse consapevole che suo nipote fosse "impegnato in un conflitto militare e che cercasse, con mezzi violenti, la morte e la distruzione del presidente siriano e quella parte della popolazione che ha sostenuto il presidente siriano".

"Mr Hoque ha incoraggiato attivamente Choudhury in questi obiettivi e ripetutamente offerto supporto finanziario e altro". Ha aggiunto che Hoque sapeva che Choudhury era in missione di formazione per la costruzione di ordigni esplosivi improvvisati e armi rudimentali.

"In più occasioni il signor Hoque ha incoraggiato il nipote ai peggiori eccessi di Choudhury. Nel corso di uno scambio particolarmente crude, gli ha consigliato di decapitare i suoi nemici in Siria”, ha concluso il procuratore.

Hoque è accusato di invio di un totale di 4.500 sterline al nipote in Siria nel 2013.

"Aiuti umanitari in Siria" e "convogli umanitari in Siria". Non sempre sono stati umanitari. Nel Regno Unito hanno iniziato ad indagare.

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