Nel silenzio generale il Senato Usa approva il "Countering Disinformation And Propaganda Act". Traduzione: censura.



“Mentre aspettiamo di vedere se e quando il Senato passerà (e il presidente firmerà) il “Bill HR 6393”, approvato dalla Camera a fine di novembre con una maggioranza schiacciante e che cerca di censurare i siti web sospettati di portare avanti la propaganda russa, un altro progetto di legge, forse ancora più pericoloso e limitativo dei diritti civili, è stato approvato l'8 dicembre”. Inizia così un articolo di Zero Hedge, che arriva a definire la normativa in questione approvata dal Senato Usa come di un vero e proprio “Ministero della Verità”.

Richiamandosi al H.R. 5181 che ha l'obiettivo di contrastare "disinformazione e manipolazione straniera", che minaccia la "sicurezza e la stabilità” del mondo e alla legge Contrastare la guerra dell'informazione del 2016 (S. 2692), introdotta a marzo dal senatore Rob Portman, la normativa rappresenta un drammatico ritorno alle battaglie di propaganda del governo durante la Guerra Fredda. "Questi paesi spendono ingenti somme di denaro in trasmissioni multimediali digitali, campagne mirate, il finanziamento di movimenti politici stranieri, e altri sforzi per influenzare le popolazioni", ha dichiarato Portman spiegando la legge approvata al Seanto. “Mentre gli Stati Uniti spende una quantità relativamente piccola su la sua Voice of America, il Cremlino offre enormi finanziamenti per la sua testata giornalistica, RT. Sorprendentemente, al momento non c'è una singola agenzia governativa degli Stati Uniti o reparto incaricato a contrastare la propaganda estera e di disinformazione.", ha concluso.

Molto prima delle "fake news", la H.R. 5181 chiedeva già al governo di “stabilire una Center for Information Analysis and Response,” che combatta disinformazione e propaganda straniera.

L'8 dicembre tutto questo è divenuto realtà con il "Countering Disinformation and Propaganda Act" inserito “senza clamore” nel National Defense Authorization Act (NDAA) Conference Report del 2017. Sono due le priorità stabilite: “sviluppare una strategia del governo per contrastare la propaganda estera e di disinformazione”. Come? Aumentando le autorità, risorse, e il mandato del Centro per contrastare attori statali come la Russia e la Cina, oltre a estremisti violenti. Il Centro sarà guidato dal Dipartimento di Stato, ma con la partecipazione attiva del Dipartimento della Difesa, dell' USAID, del Consiglio dei governatori Broadcasting, della Comunità dii intelligence e altre agenzie competenti. Il Centro svilupperà, integrerà e sincronizzerà iniziative del governo per esporre e contrastare le operazioni di disinformazione estera e avanzare le narrazioni basate sui fatti che supportano gli alleati e gli interessi degli Stati Uniti.

La seconda priorità (e qui i brividi diventano scosse elettriche): la legislazione stabilisce un fondo per “addestrare i giornalisti locali e fornire sovvenzioni e contratti alle ONG, organizzazioni della società civile, gruppi di riflessione, aziende del settore privato, organizzazioni dei media, e altri esperti al di fuori del governo degli Stati Uniti per identificare e analizzare le ultime tecniche di disinformazione estere contro il governo”. Questo fondo sarà parte del Centro, integrando le capacità e le competenze disponibili al di fuori del governo degli Stati Uniti nel processo di costruzione della strategia. Potenzierà una rete decentrata di esperti del settore privato e integrare le loro competenze nel processo di costruzione della strategia.


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In altre parole, commenta Zero Hedge, l'Atto:

1) darà il semaforo verde a censurare senza impunità ogni media accusato di fare “propaganda”;
2) fornirà soldi, tanti soldi ad un esercito di “giornalisti locali” per fare contro-propaganda e accertarsi che le fake news del governo possano navigare tranquillamente.

Così, confezionato educatamente in una patina di "contrasto alla disinformazione e propaganda", il disegno di legge, firmato da Obama, darà al governo un mandato pieno per punire, arrestare o perseguire con altre vie, qualsiasi sito web venga ritenuto offensivo e una fonte di " propaganda governativa straniera dalla Russia, della Cina o altre nazioni ". E dal momento che non vi è alcun modo formale per dimostrare che non esista alcun legame con una “propaganda straniera”, conclude Zero Hede, tutto ciò che sarà sufficiente per eliminare qualsiasi sito web "dissenziente" sarà la parola del governo contro quello del sito web. E volete sapere chi vincerà?


P.s. Tutto quello che sta accadendo negli Stati Uniti, con il Washington Post, giornale di Amazon, Cia e Pentagono da testa di ponte, presto molto presto accadrà anche in Europa come dimostra la raccapricciante risoluzione del Parlamento Europeo e il clima di neo-maccartismo creato ad arte in vista di importanti elezioni in Germania, Francia e Italia.

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