La guerra alle "fake news" è parte di una guerra alla libertà di espressione. Ron Paul


Una grave minaccia alla libertà di parola è l'assalto al diritto di discutere di questioni politiche, cercare fonti di informazione alternative, e promuovere idee dissenzienti e cause come la non interferenza negli affari esteri e domestici di paesi sovrani. Se questo assalto in corso alla libertà di parola riesce, allora tutte le nostre libertà sono in pericolo, mette in guardia Ron Paul.

L'ultima, e potenzialmente più pericolosa, minaccia alla libertà di espressione è la guerra alle 'fake news'. Coloro che stanno conducendo questa guerra stanno utilizzando l'esempio di qualche bufala virale su Internet per giustificare una maggiore regolamentazione da parte del governo delle "notizie false", o meglio la censura, di siti di notizie su Internet .

Coloro che chiedono il divieto di "notizie false" non solo stanno cercando di censurare bufale circolanti su Internete facilmente confutabili. Stanno lavorando per creare un "Guardiano" governativo con il potere di censurare qualsiasi notizia o opinione che disturba l'establishment politico. Nessuno di questi ha mai manifestato preoccupazione per le notizie false che hanno contribuito a portare alla guerra in Iraq. Quelle notizie false hanno portato alla destabilizzazione del Medio Oriente, l'ascesa dell' ISIS, e la morte di milioni di persone.

La guerra alle "notizie false" ha preso una svolta agghiacciante con gli sforzi per etichettare siti di notizie e di opinione di fonti di notizie alternative come venditori ambulanti di propaganda russa. Gli obiettivi principali sono i critici della politica estera interventista, i fautori di un gold standard, i critici del debito alle stelle del governo degli Stati Uniti, e anche coloro che lavorano per porre fine alla militarizzazione della polizia. Tutti sono stati etichettati come agenti anti-americani della Russia.

Proprio la scorsa settimana, il Congresso ha approvato una legge per la creazione di un comitato speciale, composto da agenzie federali, per contrastare le interferenze straniere nelle elezioni degli Stati Uniti. Ci sono state anche richieste per indagini del Congresso sull'eventuale influenza russa sulle elezioni. Qualcuno dubita che l'obiettivo di tutto questo sia screditare e silenziare coloro che mettono in dubbio la propaganda di stato dei media tradizionali?

I tentativi di vietare le "notizie false;" tacciare i movimenti contro la guerra e pro-libertà come agenti russi; impedire alle organizzazioni indipendenti di discutere dei risultato di un politico prima delle elezioni sono parte di una guerra in corso alla libertà di espressione. Tutti, indipendentemente dal'appartenenza politica, abbiamo un interesse a sconfiggere questi sforzi per limitare la libertà di parola

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