NYT: "L'Asse Russia-Iran-Turchia lascia ai margini gli USA sulla crisi siriana"


Il quotidiano statunitense The New York Times ha riferito che l'incontro tenuto martedì scorso tra i ministri degli esteri di Russia, Iran, e Turchia a Mosca, ha avuto l'obiettivo di trovare una soluzione politica alla crisi siriana, e sottolinea che non è invitato il Segretario di Stato nordamericano John Kerry.

Il quotidiano ha interpretato questo come un chiaro messaggio dall'asse formato da Mosca-Teheran-Ankara a Washington, che vuole lasciarlo ai margini su questa materia sui prossimi sviluppi in Siria da ora in poi.

Inoltre, nell'articolo osserva che i recenti progressi dalle forze governative in Siria, in particolare nella città di Aleppo, a nord del paese arabo, e l'assenza di tutte le potenze occidentali a questa riunione sono una prova evidente che si tratta di garantire il presidente siriano Bashar al-Assad, la sua continuazione come capo di stato, indipendentemente da qualsiasi accordo risultante.

Tutto questo, nonostante il presidente uscente degli Stati Uniti Barack Obama aveva dichiarato all'inizio del conflitto siriano, che Al-Asad aveva perso ogni legittimità come capo della Siria per come ha affrontato la situazione nel suo paese e quindi avrebbe dovuto rinunciare al potere.




Gli attori regionali coinvolti nella crisi siriana, tra l'altro, hanno avvertito, che il conflitto sarà risolto solo attraverso negoziati e mezzi diplomatici, e sempre con Al-Asad al governo della Siria.

Tuttavia, la riluttanza di Obama, a sostenere tale richiesta, che ha provocato un intervento militare diretto degli Stati Uniti in Siria, insieme con il fatto che il presidente eletto del paese nordamericano, Donald Trump, si prepara a prendere le redini del paese, ha portato Washington a perdere influenza in questa crisi geopolitica, secondo il NYT.

Inoltre, il NYT sostiene che i russi non hanno cercato di nascondere i infruttuosi sforzi diplomatici degli Stati Uniti. A tal proposito ha indicato che la scorsa settimana, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che in connessione con l'evacuazione della parte orientale di Aleppo, ha mantenuto contatti diretti con Ankara, fatto ritenuto più efficace se avesse, invece, avviato colloqui con Washington.

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