Trump decreta il ritiro degli Usa dal TPP. Sanders sostiene la misura e si dice pronto a collaborare

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato l’ordine esecutivo per far ritirare immediatamente il suo paese dall’accordo Trans Pacific Partnership (TPP), un trattato commerciale portato avanti e fortemente voluto dall’ex presidente Obama, che si era speso molto per arrivare alla firma di dodici Stati: Australia, Brunei, Cile, Canada, Vietnam, Perù, Messico, Malesia, Giappone, Nuova Zelanda e Singapore, oltre agli Usa stessi.

«Dobbiamo proteggere i nostri confini dal saccheggio degli altri Paesi che fanno i nostri prodotti, rubando alle nostre aziende e distruggendo posti di lavoro», queste le dichiarazioni di Donald Trump, che ha tenuto fede a quanto promesso in campagna elettorale in merito al commercio internazionale.

La decisione ha trovato il sostegno convinto di Bernie Sanders, il Senatore del Vermont partito come outsider e giunto sino a contendere la nomination presidenziale per il Partito Democratico a Hillary Clinton.

Sanders si è detto rallegrato per il fatto che il TPP sia «morto e sepolto». In un comunicato il Senatore del Vermont ha dichiarato che «ora è il momento di sviluppare una nuova politica commerciale che sia d’aiuto alle famiglie, non esclusivamente alle multinazionali», aggiungendo che «se il Presidente Trump vuole seriamente implementare una nuova politica per aiutare i lavoratori americani, allora sarei felice di lavorare con lui».

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