La mappa degli aggressori mondiali


di Fabrizio Poggi

Il sito reddit.com pubblica una mappa sui timori espressi in giro per il mondo nei confronti di alcuni Stati. I dati si riferiscono a una indagine condotta nel 2013 tra i cittadini di 65 Paesi, ma la situazione non pare cambiata di molto, vista la popolarità del sito.

Dunque, al primo posto tra gli Stati più temuti ci sono gli Stati Uniti (come è possibile vedere dalla mappa) che destano preoccupazione tra i cittadini di Russia, Cina, Indonesia, Sudafrica, Australia, America Latina e alcuni Paesi europei. Al secondo posto il Pakistan, temuto in Afghanistan, India e Paesi vicini. Al terzo posto l'Iran, che pare preoccupare gli abitanti di USA, Canada e qualche Paese europeo. In Francia e Romania sembra si tema la Siria. A temere la Russia, nel 2013, sarebbero stati solo i polacchi, anche se, a giudicare dalla mappa, sembrerebbe che i cittadini baltici, (al pari di quelli di moltissimi Stati africani) notoriamente antirussi, non fossero stati interpellati.

Gli stessi estensori della mappa riconoscono che oggi essa dovrebbe essere aggiornata, in considerazione di alcuni avvenimenti successivi al 2013, come la riunione della Crimea alla Russia, l'intervento russo contro lo Stato Islamico, l'accordo sul nucleare iraniano o l'elezione di Donald Trump.

Soprattutto, si potrebbe aggiungere, dopo il golpe in Ucraina e la campagna antirussa che sta assumendo toni sempre più frenetici, in un crescendo propagandistico che non coinvolge solo i paesi tradizionalmente orientati alla russofobia (Polonia e Paesi Baltici in primo luogo), ma vede in prima fila i media di regime dei paesi membri della Nato, impegnati a dare “veste ideologica” alla forsennata militarizzazione di aree e Stati ai confini con la Russia, dal mar Baltico al mar Nero.

L'ultima testimonianza in ordine di tempo è quella riportata ieri da Der Spiegel, che mostrava il carico su vagoni ferroviari, dalla base USA di Grafenwöhr in Baviera e la partenza alla volta della base militare di Rukla in Lituania, a soli 100 km dai confini russi, di 20 blindati “Marder”, mentre sei “Leopard 2” erano stati spediti lunedì. Der Spiegel ricorda che da metà gennaio sono partiti 200 mezzi e 120 container di materiale bellico; 450 militari tedeschi andranno a far parte dei contingenti di 1.000 uomini ciascuno dislocati in Polonia, Estonia, Lituania e Lettonia.

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