Il primo paese ad aver inviato aiuti umanitari al Perù per i danni de 'El Niño Costero'


Le regioni della costa settentrionale del Perù, i più colpiti dopo le alluvioni che hanno causato la morte di almeno 75 persone nel paese, vivranno ancora maggiori difficoltà questa settimana, con le piogge che non caleranno d'intensità. Lo ha annunciato il Servizio Nazionale di Meteorologia e Idrologia (SENAMHI). La fase più acuta secondo quest'ultimo si avrà fino a giovedì 23 marzo nella zona (già la più colpita) compresa tra Tumbes, Piura, Lambayeque e La Libertad, che insieme sono circa 64.000 e circa 360.000 vittime colpite. Lo riporta Telesur.

Il primo bilancio della terribile alluvione parla di almeno 263 feriti, 20 dispersi, 100.000 senza tetto e 630.000 persone colpite. 33 strade sono state irremdiabilmente danneggiate, rendendo i soccorsi ancora più problematici.



Anche nella capitale, Lima, la situazione è particolarmente complicata: ci sono interi quartieri che sono da giorni senza acqua, dopo le frane che hanno colpito il fiume Rimac, la principale fonte di approvvigionamento idrico della città.

Data la complessità della situazione, il presidente peruviano Pedro Pablo Kuczynski ha annunciato la possibilità di nominare un commissario della ricostruzione delle aree colpite, che potrebbe essere chiamato "zar". "Quello che stiamo studiando è quello di creare una sorta di zar della ricostruzione. Non mi piace la parola zar. Ma è un sistema, così come il Piano Marshall in Europa, necessario", ha detto Kuczynski.

Intanto è subito scattata la solidarietà dei paesi dell'America Latina. Nonostante le recenti dichiarazioni interventiste contro Caracas da parte di Kuczynski e l'impasse diplomatica tra i due paesi, il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha dichiarato sabato che le squadre di salvataggio bolivariane sono in attesa che il governo peruviano dia l'ok per l'ingresso nel paese. Nel frattempo, l'Ecuador è stato il primo paese a inviare aiuti umanitari in Perù per le vittime.

Domenica pomeriggio è atterrato all'aeroporto di Lima un aereo della Air Force ecuadoriana con un carico di cibo. E, sottolinea Quito, si è trattato solo del primo transito.

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