L’occidente potrebbe estendere il sistema di scudo missilistico europeo fino all’Ucraina

di Eugenio Cipolla

Non sono solo i missili di Donald Trump sulla Siria o le minacce alla e della Korea del Nord di Kim-Jong Un a dover preoccupare il mondo. Per trovare il pericolo dello scoppio di un nuovo conflitto a livello globale, che vedrebbe coinvolto l’occidente da una parte e la Russia dall’altra, possiamo tranquillamente guardare a casa nostra, all’Europa continentale, dove il conflitto in est Ucraina non solo non accenna a diminuire, ma rischia di portare nuove problematiche all’interno dei dossier internazionali sul tavolo delle varie delegazioni diplomatiche. Già, perché dopo Polonia e Romania, l’ultima idea delle istituzioni occidentali sembra proprio quella di estendere lo scudo missilistico europeo fino all’Ucraina, creando un vero e proprio accerchiamento ai confini con la Russia.



L’ipotesi gira già da tempo negli ambienti militari ed è una delle preoccupazioni che attanaglia l’amministrazione Putin, la quale, nel caso in cui l’idea si concretizzasse, non potrebbe prendere contromisure adeguate o comunque mostrare una reazione misurata all’offesa ricevuta.

A rendere sempre più concreta l’estensione dello scudo missilistico europeo fino all’ex repubblica sovietica, oggi ne ha parlato proprio il segretario del Consiglio Nazionale di Sicurezza e Difesa dell’Ucraina, Olexander Turchinov, il quale ha affermato che grazie al lavoro dei dipendenti e degli ingegneri dell’industria spaziale e missilistica ucraina, il paese potrà tranquillamente affermarsi nei prossimi anni sulla scena mondiale, ritagliandosi uno spazio di primo piano nella classifica delle potenze belliche mondiali. L’occasione per svelare questo piano è stato la giornata mondiale dei lavoratori del settore spaziale, dell’aviazione e dell’astronautica.

«Scienziati e progettisti ucraini – ha continuato Turchinov, ex presidente del paese, in carica subito dopo la cacciata di Yanukovich – sono riconosciuti e stimati a livello internazionale nel campo aereo-missilistico. Le aziende dell’industria aereospaziale nazionale garantiscono adeguatamente il rispetto dei compiti assegnati alla difesa e della sicurezza nazionale, assicurando anche gli interessi geopolitici nazionali». Secondo Turchinov il successo strategico raggiunto nella produzioni di moderni sistemi aerei e missilistici, rende le attrezzature ucraine al pari di quelle catalogate come migliori al mondo. «Lo scudo missilistico in Ucraina dovrebbe diventare parte integrante del sistema di sicurezza unificato europeo», ha affermato il capo dell’NSDC.

Quello dell’Ucraina è un percorso in crescendo nel campo delle attrezzature missilistiche. Lo scorso 21 marzo l’esercito di Kievi aveva svolto test di lanci missilistici con la collaborazione dell’agenzia spaziale nazionale e l’Ukroboronprom. «Dal quarto trimestre le forze armate ucraine hanno iniziato ad ottenere potenti armi da tiro, in grado di funzionari in modo affidabile in missioni di combattimento complesse». Ai primi di dicembre, altri test erano stati effettuati nella regione di Kherson, mentre proprio oggi Turchinov ha mostrato al paese un nuovo sistema di controllo a distanza dei missili in dotazione all’esercito ucraino. Il capo dell’NSDC ha potuto monitorare l’avanzamento dei nuovi test direttamente dalla scrivania del proprio ufficio, emulando in qualche modo le scene di famosi film americani. Ma al di là della finzione e del cinema, questa corsa al potenziamento missilistico, unita all’esplosiva situazione in Donbass, rischia di creare nuove tensioni in una regione già flagellata da tre anni di guerra, compromettendo in maniera irrimediabile i rapporti tra Russia e occidente.

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