Nel 2006, il Movimento di Resistenza Islamica in Libano, Hezbollah, aveva circa 15.000 missili e razzi: durante la guerra dei 33 giorni ha sparato circa 4.300 razzi, una media di 130 al giorno, ha scritto, sabato scorso, Yaakov Katz, editorialista e analista militare del quotidiano israeliano, 'The Jerusalem Post'.

Oggi si ritiene che Hezbollah abbia circa 130 000 missili e razzi, e si prevede che possa sparare circa 1.000 al giorno in un futuro scontro con Israele, ha spiegato Katz.

Inoltre, l'analista ha precisati che durante la seconda guerra del Libano nel 2006, i missili di Hezbollah hanno colpito la città di Haifa e a nord dei territori occupati. Ma ora Hezbollah può colpire quasi ogni bersaglio di Israele.

I razzi di Hezbollah, sottolinea Katz, sono anche armati con testate più grandi, hanno più precisione di lancio rispetto al 2006.

Si ritiene inoltre che il movimento libanese abbia missili Scud, tra cui gli Scud avanzati D ricevuti dalla Siria, con una gamma di 700 km, che mette nel suo mirino il reattore nucleare di Dimona e la centrale elettrica a Eliat Ashkelon.

Hezbollah ha anche migliorato la sua capacità sul terreno: 5.000 dei suoi combattenti attualmente sono in Siria e hanno raggiunto una grande esperienza nel campo di battaglia, ha ammesso Katz.

Nei primi giorni di una guerra prossima, Hezbollah sparerà i suoi missili a lungo raggio, per infliggere gravi danni e devastazioni a Israele prima che possa reagire.

Tale devastazione sarebbe qualcosa che Israele non ha mai sperimentato, e l'elevato numero di vittime probabilmente avrà un impatto sulla nazione. Ciò significa che, se Israele vuole minimizzare la portata dei missili offensivi dovrà essere molto più aggressivo di quanto non sia stato in passato, ha evidenziato l'analista.

L'esercito israeliano ha ripetutamente avvertito che Hezbollah non è più lo stesso di dieci anni fa e ora potrebbe sorprendere Israele con un attacco massiccio nel caso di un'altra guerra.