Il terrorista di Manchester legato a gruppo jihadista che Londra sostenne contro Gheddafi

Il terrorista suicida Salman Abedi e suo padre, Ramadan, hanno avuto stretti e continuati rapporti con gruppi jihadisti che potrebbero essere stati sostenuti dal Regno Unito al tempo dell'invasione della Libia nel 2011. Si tratta del gruppo Libyan Islamic Fighting Group (LIFG), una cellula di Al-Qaeda in Libia che ha avuto un ruolo nella deposizione di Gheddafi.


Del resto, il Regno Unito è stato uno dei paesi in prima fila nell'invasione del marzo del 2011. E Londra nel 2011 potrebbe aver allegerito le restrizioni contro i jihadisti del LIFG con base nel Regno Unito, agevolando il loro ritorno in Libia nella guerra a Gheddafi. E' quello che sostengono ex combattenti di questa reet jihadista intervistati dal Middle East Eye, sostenendo di aver ricevuto supporto da Londra per tornare in Libia e unirsi ai dissidenti anti Gheddafi, inclusi quelli con legami diretti con Al Qaeda.




Uno dei jihadisti intervistati da the Middle East Eye ha dichiarato di essere stato ascoltato da un agente del MI5 che gli ha chiesto se avesse voglia di tornare in battaglia. "Presi tempo per trovare una risposta e lui mi disse che il governo inglese non aveva problemi con tutti coloro che volessero combattere Gheddafi". Altri riportano che come iniziò la guerra in Libia, non avrebbero mai potuto lasciare il Regno Unito se le autorità inglesi non si adoperassero per restituire loro i passaporti.


Al tempo della guerra, l'attuale primo ministro, Theresa May, era ministro degli interni che supervisionò le operazioni di intelligence. Era a conoscenza della decisione di eliminare le restrizioni ai jihadisti e permettergli di tornare in Libia?

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