Stati Uniti: Centinaia di studenti sauditi si sono uniti all'ISIS con il sostegno di personalità vicine al regime di al Saud


La fondazione statunitense 'Institute for Gulf Affairs' ha pubblicato un'indagine su una delle più grandi minacce terroristiche contro gli Stati Uniti. La Studio descrive come centinaia di cittadini sauditi che vivono negli Stati Uniti sono entrati nel gruppo terroristico ISIS negli ultimi tre anni.

Secondo l'indagine, circa 400 cittadini sauditi e kuwaitiani che vivono negli Stati Uniti per lo più grazie a borse di studio dei loro governi si sono uniti gruppi terroristici, principalmente l'ISIS. Alcune di queste reclute hanno la doppia cittadinanza. Sono quasi 80.000 gli studenti sauditi e membri della famiglia reale che sono attualmente negli Stati Uniti.

Il rapporto fornisce nomi, foto e informazioni ottenute esclusivamente dai ricercatori dell'Istituto dal 2014 in poi attraverso vari metodi di indagine.

Nello studio è stato rivelato come il governo saudita ha bloccato queste informazioni da parte delle autorità degli Stati Uniti e ha fatto molto poco per fermare il flusso di sauditi negli Stati Uniti che si sono uniti all'ISIS e ad altri gruppi armati in Siria e in Iraq. Probabilmente questa circostanza si è riflessa nella decisione del presidente Donald Trump che ha escluso, guarda caso, l'Arabia Saudita dai suoi primi e secondi ordini esecutivi di vietare ai cittadini di sette paesi musulmani di entrare negli Stati Uniti per 90 giorni.

I cittadini di nazionalità saudita sono i più numerosi fra quelli che si sono uniti all'ISIS negli Stati Uniti.
La relazione individua anche funzionari sauditi che possono aver giocato un ruolo nel bloccare le informazioni sul reclutamento di terroristi sauditi negli Stati Uniti.

L'Arabia Saudita è stata una delle principali fonti di reclute del terrorismo, il sostegno finanziario e ideologico. L'attentato dell'11 settembre negli Stati Uniti fu effettuato da un commando composto da 15 cittadini sauditi. Da allora più di 15000 cittadini sauditi si sono uniti ai gruppi terroristici come Qaeda, ISIS e similari in Iraq, Siria, Yemen, Egitto, Libia, Libano, Kuwait e Afghanistan. Essi costituiscono la nazionalità più numerose nelle fila dell'ISIS.

Il rapporto affronta anche il fallimento dell'intelligence statunitense e la mancanza di coordinamento tra le agenzie federali.

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