Gli Stati Uniti ordinano alle milizie curde di fermare l'avanzata dell'esercito siriano


Come riportato dai media locali, le Unità di Protezione popolare, YPG prevedono di schierare le loro forze sul confine siro-iracheno, nord-est del valico di frontiera di Al-Tanf, dove la sedicente coalizione internazionale anti-ISIS (Daesh, in arabo), guidata dagli Stati Uniti, addestra e consiglia i 'ribelli moderati'.

Secondo questo rapporto, il dispiegamento delle milizie curde ad Al-Tanf arriva su richiesta della stessa Coalizione e cerca di espellere le forze siriane e i suoi alleati nella zona.

Una fonte vicina alle YPG, in forma anonima, ha aggiunto che le forze democratiche siriane, SDF, guidati dalle stesse YPG presto faranno tappa nella zona per svolgere questa missione.

"Le SDF non permetterà al 'regime' (siriano) e alle sue milizie di prendere il controllo del confine con l'Iraq e la Giordania", ha dichiarato la fonte.

Egli ha inoltre aggiunto che le SDF si sposteranno in qualsiasi scelta dalla zona sella Siria secondo gli ordini della coalizione, che sia a Daraa o in provincia di Idlib.

Le Forze speciali sono di stanza dallo scorso anno ad Al-Tanf, un confine strategico che attraversa il territorio siriano e iracheno, nel sud-est della provincia centrale di Homs, dove le truppe governative combattono anche per sconfiggere l'ISIS.

Tuttavia, le autorità siriane denunciano l'illegale presenza militare degli Stati Uniti nel loro territorio, dal momento che non credono che la Coalizione voglia combattere l'ISIS, ma piuttosto preparare il terreno per imporre una no-fly zone e quindi mettere il governo di Damasco nel mirino.

Gli sforzi dell'esercito siriano, sostenuto dalle forze del Movimento di Resistenza Islamico in Libano (Hezbollah) per avanzare attraverso il sud-est della Siria hanno coinciso con l'arrivo delle unità mobilitazione irachene popolare (Al-Hashad Al-Shabi) ai confini della Siria. La ripresa del controllo delle zone di confine, secondo vari analisti, è un cattivo scenario per Washington.

Nelle ultime settimane, la Coalizione ha bombardato tre volte le truppe filogovernative alla periferia di Al-Tanf, in difesa dei gruppi armati che Washington considera "moderati".

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