In seguito all'uccisione del leader libico Muammar Gheddafi avvenuta il 20 ottobre 2011 per mano di quei "ribelli" che hanno agito con il supporto delle truppe della NATO, la Libia è sprofondata in una guerra civile, per non dire nel caos totale.
Tutti i tentativi di creare un governo sono miseramente falliti, mentre l'economia è oltre il collasso.
Sei anni dopo il rovesciamento del Colonnello Gheddafi, la questione della unificazione del paese rimane vitale per evitare il collasso finale dello Stato libico.
Saif al Islam Gheddafi, il potenziale successore di suo padre, Muammar, era destinato a diventare il volto moderno della Libia, ma la sua vita e il suo paese hanno registrato una svolta drastica dopo la rivolta appoggiata dalla NATO.
Saif, rilasciato due settimane fa, dopo aver trascorso 6 anni nelle prigioni "ribelli", ha ancora molti sostenitori.
Il 24 giugno scorso manifestanti libici sono scesi per le strade della città di Bani Walid per chiedere che il figlio del leader libico si ponga alla guida del paese. "Facciamo un appello al figlio di Libia, Mujahid Saif al Islam Gheddafi, per guidare il movimento nazionale" e per "liberare la Libia dalla guerra civile", ha dichiarato il portavoce della tribù di Sayan, Ahmad al Shalahli, come riferito dal quotidiano online 'Al Masdar News'.
Saif al Islam Gheddafi, "un salvatore per la Libia"
Anche se la Corte penale internazionale ha accusato Saif di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, il figlio di Gheddafi è "un salvatore per la Libia", scrive il giornalista Abdelkader Assad sul portale libico 'The Libya Observer'.
Secondo Assad il potenziale successore di Muammar Gheddafi, che ha già svolto il ruolo di fedele emissario del governo di suo padre potrebbe attuare una serie di riforme:
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