Il direttore aggiunto del Dipartimento d'Informazione e stampa del Ministero degli Affari esteri russo, Artiom Kozhin, ha dichiarato che i "politici in Venezuela devono agire con saggezza statale e mettere da parte le ambizioni personali." per evitare "una cruenta autodistruzione dello Stato".
La Russia "è a favore che si riallacci un dialogo serio e costruttivo, che arrivi a un compromesso, che porti la pace e la tranquillità nel paese", ha aggiunto.
Inoltre, il funzionario del Ministero russo ha invitato le parti a cercare una soluzione politica alla crisi che attraversa la nazione bolivariana dentro la cornice legale e senza ingerenza esterna.
Secondo il funzionario, inoltre, il plebiscito della settimana scorsa compiuto dall'opposizione ha "solo diviso ulteriormente il popolo venezuelano e il risultato non è verificabile", dato le registrazioni irregolari. Inoltre Kozhin ha criticato il fatto che governi di altri paesi, invece di aiutare a risolvere la crisi venezuelana, generano solo maggiore "divisione" interna e "provocazioni" contro il governo di Nicolas Maduro.
Mosca, dall'altro lato, ha anche avvertito l'opposizione venezuelana dei "gravi rischi" di creare sistemi di gestione paralleli a quelli esistenti. "Consideriamo estremamente pericolosi i mezzi che ha adottato l'opposizione nel forzare la creazione di strutture parallele di potere, in particolare, la volontà da parte del Parlamento di iniziare il procedimento per la nomina di nuovi giudici della Corte Costituzionale", ha proseguito Kozhin.
La Mesa de la Unidad Democrática (MUD), che raggruppa i partiti oppositori, ha annunciato questo martedì un accordo per la formazione di un "Governo di unità nazionale" prima di quello che hanno definito un "cambio imminente". Allo stesso modo, ha informato che nell'Assemblea nazionale, attualmente in aperto contrasto con le sentenze della Corte Costituzionale, si eleggeranno nuovi magistrati, catalogando come incostituzionali quelli nominati dal Governo.
Fonte: RT
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