La scomparsa di Dall'Oglio, ma chi era veramente il Padre che esaltava i jihadisti che "liberavano" Raqqa?

di Vincenzo Brandi

Roma, 29 luglio 2017

Dopo quattro anni dalla scomparsa di Padre Dall’Oglio a Raqqa, le nostre TV e i nostri giornali ricordano in modo stranamente concertato la figura del gesuita, presentato unanimemente come “uomo di pace” e sostenitore del dialogo interreligioso.


Ma chi era in realtà questo personaggio, già presente in un convento in Siria prima della guerra, e poi allontanato dal governo come persona non grata?


Chi scrive può fornire una testimonianza diretta di chi fosse realmente Dall’Oglio per averlo conosciuto personalmente e per aver sostenuto con lui un vivace confronto in un convegno pubblico tenuto a Roma all’inizio della crisi in Siria.


Il convegno, in cui Dall’Oglio era il principale relatore, era sostanzialmente un’iniziativa a sostegno della ribellione armata iniziata in Siria nel 2011 con il decisivo appoggio esterno di USA, Arabia Saudita, Turchia, Qatar, Israele, ed altri paesi della NATO e monarchie del Golfo Arabico.


Dall’Oglio sosteneva apertamente che i combattenti estremisti sunniti, sostenuti dalle potenze esterne, erano delle brave persone, pieni di patriottismo e senso della giustizia, “PARAGONABILI AI NOSTRI PARTIGIANI CHE SI BATTEVANO CONTRO I NAZISTI”.


Il governo laico del Baath era un “guscio vuoto” che aveva fallito nelle sue politiche riformatrici, compresa la riforma agraria. Non era vero che la comunità cristiana siriana, attaccata dagli estremisti sunniti wahabiti, fosse dalla parte del governo che la proteggeva.


Per nulla impressionato dalle obiezioni poste dal sottoscritto e da altri presenti, Dall’Oglio ha poi continuato a fare dichiarazioni a favore dei cosiddetti “ribelli”, sempre più esaltate, in numerosi convegni in Italia ed in altri paesi anche extraeuropei (se ben ricordo, anche in USA e Canada).


Successivamente il padre gesuita ha raggiunto clandestinamente le zone della Siria orientale occupate dalle bande armate, recandosi a Raqqa, già allora capitale della cosiddetta “ribellione”occupata da varie bande jihadiste che poi sarebbero confluite nello Stato Islamico .


Il telegiornale delle 8,30 di RAI 2 di stasera, 29 luglio 2017, lo ha mostrato in una rara immagine di repertorio, mentre arringa a Raqqa, con espressione esaltata una folla di jihadisti esultanti con le parole. “RAQQA E’ LIBERA E LIBERATA, IN ATTESA DELLA LIBERAZIONE DI DAMASCO”.


Subito dopo dall’Oglio è scomparso, molto probabilmente vittima delle sue illusioni e di qualcuno di quegli stessi gruppi armati che il padre gesuita paragonava incautamente ai nostri partigiani antifascisti. E’ difficile che sia ancora vivo e prigioniero, visto che di lui non si è saputo più nulla.


Da alcune parti non è stata nemmeno esclusa la possibilità (spero non vera) che abbia finito col perdere completamente la testa cambiato identità e si sia unito ai jihadisti.


Il modo con cui i nostri mass media parlano di Dall’Oglio è un’ulteriore dimostrazione della gigantesca manipolazione con cui vengono trattate le vicende della Siria (e ancor prima quelle della Libia, della Jugoslavia, o dell’Iraq, o oggi del Venezuela), quando gli aggrediti diventano aggressori, gli aggressori diventano “liberatori”, le sostenitrici dei jihadisti (come le sciagurate Greta e Vanessa) diventano “cooperanti”, i governi nazionali che cercano di difendere l’indipendenza e l’unità dei paesi sotto attacco diventano “dittature”.

I nostri governanti e la maggior parte dei giornalisti, pubblicisti, commentatori che li sostengono ormai non sanno altro che raccontarci favole e dire bugie.

Roma, 29.07.2017 Vincenzo Brandi

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

"Bersagli legittimi". La Russia passa ufficialmente ad una nuova fase del conflitto

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico Adesso si fa sul serio, la Russia sta passando ad una nuova fase. A Mosca le indagini proseguono e poco fa le dichiarazioni del presidente Putin, del capo del...

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Pepe Escobar - Il Collegamento Nuland - Budanov - Crocus

  di Pepe Escobar – Strategic Culture [Traduzione a cura di: Nora Hoppe]   Cominciamo con la possibile catena di eventi che potrebbe aver portato all'attacco terroristico sul Crocus....

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa