Canada, la vergogna delle armi vendute all'Arabia Saudita che le usa contro la sua popolazione

Il governo del Canada ha riferito che si sta indagando sul presunto utilizzo di attrezzature militari prodotte nel paese alla forze armate dell'Arabia Saudita e usate contro la propria popolazione. I gruppi per i diritti umani hanno invitato Ottawa a smettere di vendere armi all'Arabia Saudita.

I fatti analizzati si sono verificati lo scorso a maggio, quando il governo saudita ha condotto un giro di vite nel quartiere di Al Awamiya, a maggioranza sciita, così come riportato dall'agenzia Reuters.

In questo contesto, le immagini diffuse sui social network che mostrano la presenza di veicoli corazzati Gurkha, costruite dalla compagnia Terradyne dell'Ontario. Citata dal portale The Globe and Mail, il Ministro degli Esteri canadese, Chrystia Freeland si è detta "profondamente preoccupata"dopo aver appreso questa notizia.





"Io davvero non riesco a commentare le immagini dei social network. Non ho alcun elemento. Io non so nemmeno dove potrebbe essere", ha dichiarato al 'National Post' il presidente della società che produce i veicoli blindati, Durward Smith.

Da parte sua, il portavoce del governo e responsabile delle relazioni diplomatiche del Canada, John Babcock, ha detto che si "passeranno in rassegna tutte le informazioni disponibili per determinare un piano di azione adeguato."

Infine, il primo ministro Justin Trudeau, ha battuto un colpo:"Stiamo valutando queste affermazioni molto seriamente e abbiamo lanciato una revisione immediata", ha affermato, secondo quanto riporta il quotidiano 'Daily Sun'.

Proteste per la vendita di armi

La notizia ha innescato proteste da più parti per fermare l'esecutivo Trudeau dal vendere armi a Riyadh. "Il governo liberale continua ad esportare un miliardo di dollari in vendite di armi a paesi come l'Arabia Saudita, Libia e Sudan", si legge in un comunicato del 'Nuovo Partito Democratico", partito dell'opposizione .

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