Siamo tutti soldati di Maduro!



di Fabrizio Verde

«Siamo chavisti fino alla morte. E quando Maduro ordina, io mi vesto da soldato per un Venezuela libero, per combattere contro l'imperialismo e quelli che tentano di impossessarsi della nostra bandiera, che è la cosa più sacra che abbiamo.

Viva Chávez !!!!

Viva Maduro!!

Viva la rivoluzione!!!».

All’indomani delle intollerabili minacce di invasione militare rivolte dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump al Venezuela, acquistano ancora più valore le coraggiose parole di Diego Armando Maradona che ha voluto ribadire il proprio sostegno incondizionato alla Rivoluzione Bolivariana nel bel mezzo di un assedio internazionale inaudito volto al rovesciamento del governo socialista guidato da Nicolas Maduro.

Raccogliendo quanto affermato da Maradona, abbiamo l’obbligo morale di affermare: «Siamo tutti soldati di Maduro!». Questa dev’essere la parola d’ordine di chi vuole difendere la sovranità nazionale, liberarsi dalla schiavitù finanziaria internazionale, difendere i diritti dei lavoratori e delle fasce più deboli della società, preservare le risorse naturali. Siamo tutti soldati di Maduro dev’essere il grido di battaglia di chi non tollera più le fake news propalate dalle multinazionali mediatiche della (dis)informazione che in perfetto stile post-veritiero raccontano un mondo alla rovescia dove la risposta responsabile e finanche troppo moderata del governo Maduro all’ondata di violenza terrorista scatenata dalle destre, viene bollata come la brutale repressione del ‘regime’ verso le proteste di un generico popolo oppresso che cerca nient’altro che libertà.

Siamo tutti soldati di Maduro è la consegna di chi senza tentennamenti decide di schierarsi con l’Assemblea Nazionale Costituente - guidata da una donna giovane e preparata come Delcy Rodriguez - che rappresenta un’ideale «consegna del potere al popolo» per utilizzare una felice espressione del dirigente socialista Diosdado Cabello.

Siamo tutti soldati di Maduro perché rigettiamo il pensiero unico neoliberista che affama i popoli e produce ingenti guadagni per un pugno di persone, perché ci opponiamo alle guerre per esportare ‘democrazia’, perché ci opponiamo strenuamente a una democrazia solo formale dove si perpetuano solo e sempre le medesime politiche neoliberiste e antipopolari, perché crediamo che il socialismo sia l’unica ancora di salvezza per un mondo ormai alla deriva.

Siamo tutti soldati di Maduro perché come ebbe a dire il filosofo Fernando Buen Abad «non sarà per noi sufficiente l'eternità per pentirci, se non sapremo generare un gran movimento planetario a difesa della rivoluzione Venezuelana».

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa