Netanyahu promette vendetta per l'ingresso della Palestina nell'Interpol


Il premier del regime israeliano Benyamin Netanyahu non ha nascosto la sua furia per l'ennesimo riconoscimento globale dello Stato palestinese. Ieri l'Interpol ha approvato l'ingresso della Palestina come un altro membro di questo organismo.

"Le azioni dei leader palestinesi nei giorni scorsi minacciano seriamente le prospettive di pace ... La lotta diplomatica palestinese non resterà senza risposta", ha dichiarato Netanyahu .

In una nota di denuncia presentata all'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Jason Greenblatt, e all'ambasciatore degli Stati Uniti nei territori palestinesi occupati, David Friedman, Netanyahu sostiene che un tale passo palestinese "viola gli accordi firmati con Israele" in passato.

Nel frattempo, l'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) ha celebrato il successo della sua "intifada diplomatica" che l'ha portata ad entrare nell'Interpol con 75 voti a favore, 24 contrari e 35 astensioni.

"È una vittoria per la nostra gente", ha affermato il ministro degli Esteri palestinese Riad al-Maliki.

Secondo Al-Maliki, la Palestina è disposta ad adempiere ai propri obblighi e responsabilità come membro della comunità internazionale e continuerà a cercare di aumentare il proprio status e ruolo.

Dopo aver denunciato i "tentativi di manipolazione cinica e di intimidazione politica" di Israele e degli Stati Uniti. nei giorni scorsi per impedire l'ingresso della Palestina nell'Interpol, il leader palestinese ha sottolineato che questo organismo internazionale di sicurezza non sarà l'ultima organizzazione dove i palestinesi aspirano ad entrare.

"La Palestina continuerà ad aspirare a elevare la sua posizione e la sua funzione a livello internazionale difendendo i diritti palestinesi con tutti i mezzi diplomatici e giudiziari a nostra disposizione", ha concluso.

L'adesione della Palestina all'Interpol si somma a quella nell'UNESCO nel 2011, alla Corte penale internazionale (CPI) nel 2015, e al riconoscimento come Stato osservatore presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2012.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa