La Gran Bretagna esalta il suo ruolo nella lotta all'ISIS. Replica della Russia: 'Dove eravate quando l'ISIS occupava Iraq e Siria nel 2015?


"La domanda sorge inevitabile: Dove erano queste forze del bene (le forze britanniche) quando l'ISIS (Daesh in arabo) ha occupato un terzo dell'Iraq e la maggior parte della Siria a metà del 2015?",è la domanda che ha posto il portavoce del ministero della Difesa russa, Igor Konashenkov.

Il Segretario di Stato britannico Michael Fallon lo scorso 20 settembre aveva affermato che il Regno Unito "ha dato un grande contributo alla campagna contro il Daesh dal 2014."

Konashenkov ha così ridicolizzato le dichiarazioni di Fallon: "Mentre le forze siriane sostenute dalle forze aerospaziali russe hanno combattuto per sconfiggere l'ISIS ecco che all'improvviso (...) è emerso Fallon e ci ha aiutato."

In questo senso, l'alto militare russo ha sottolineato l'efficacia delle missioni russe in Siria, ricordando che l'aviazione russa ha finora effettuato 99.000 attacchi contro i terroristi dell'ISIS e di Al Nosra, ramo di Al Qaeda nel paese arabo.

"Se il contributo del Regno Unito per la lotta contro il Daesh può essere definito impagabile è la sua insignificanza", ha concluso.

Il Regno Unito, uno dei membri della cosiddetta coalizione anti-ISIS ha avviato il 3 dicembre 2015 i bombardamenti contro le postazioni dei terroristi in Siria, tra le critiche da parte dell'opposizione e di migliaia di cittadini britannici.

La Russia ha messo in dubbio l'efficacia della campagna di attacchi della sedicente coalizione, assicurando che non è riuscita a indebolire l'ISIS.

Un progetto comune UK-USA è stato rivelato lo scorso aprile e prevedeva di far pressioni sulla Russia per ritirare le sue truppe dalla Siria e porre fine al suo sostegno al presidente Bashar al-Assad.

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