Catalogna, i comunisti spagnoli chiamano alla mobilitazione contro la monarchia, per la Repubblica Federale



di Omar Minniti

La borghesia e l'imperialismo non sono blocchi monolitici e non hanno sempre ed ovunque una strategia univoca. Vediamo la Brexit. Alcuni gruppi borghesi e paesi imperialisti pro-Ue l'hanno osteggiata con ogni mezzo e l'hanno demonizzata, mentre altri gruppi la appoggiavano. Lo stesso imperialismo Usa si è diviso, con Obama e i democratici contro ed importanti spezzoni repubblicani a favore. La Brexit è stata una cosa positiva per le sorti della classe operaia mondiale? Dipende. Per alcuni versi sì, perché ha indebolito la UE ed ha sfatato il mito che i processi fossero intoccabili ed irreversibili. Per altri no, perché ha avvicinato ancora di più la parte maggiormente reazionaria della borghesia britannica a quella Usa legata a Trump. L'Inghilterra è uscita dalla Ue, ma non dalla Nato.

Gli stessi interrogativi vigono sull'indipendenza catalana. Nei movimenti che la caldeggiano c'è una parte, minoritaria, che è per rompere con la Ue, l'euro e la Nato, ma altri che - al di là di chiudere i conti con la Spagna - vogliono che tutto resti come prima, a cominciare dalle alleanze internazionali. Quindi è oggettivamente antimperialista la secessione? Sì e No. Forse. Adesso non ci sono le condizioni per dirlo con certezza. Nemmeno la classe operaia catalana è unita sul tema. L'opinione pubblica progressista locale è spaccata in due, 50 e 50. La sinistra spagnola, con le sue articolazioni in Catalogna e nelle commissioni operaie, si è schierata contro l'indipendenza, pur reputando legittimo il diritto di convocare un referendum e denunciando la repressione di Madrid. E' la posizione del PCE, di IU ed anche di Podemos. Perfino la sindaca sinistrata di Barcellona, idolo dei piccoli Saviano arcobalenati, è contro la secessione.

Soprattutto nella capitale catalana, gli indipendentisti sono in minoranza e c'è tantissima gente - pure di sinistra, comunista, con un passato di lotta antifranchista - che parla prevalentemente lo spagnolo e si sente spagnola. Uno scenario complesso, quindi. Non da tifo sportivo. E' sbagliato dire che da una parte ci siano soltanto i franchisti falangisti e dall'altra parte le marionette prezzolate di Soros.

La posizione del PCE, in questo clima di confusione ed incertezza, mi sembra corretta. Si chiede una mobilitazione contro la monarchia, per dare vita ad una Repubblica Federale e Solidale di tutti i popoli di Spagna, che distrugga per sempre i retaggi franchisti ma anche i nazionalismi etnicisti ed identitari.

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