Il Mossad si concentra "solo sulle priorità nazionali, di sicurezza e politiche", ha dichiarato Il capo del servizio di intelligence del regime israeliano Yossi Cohen durante un evento, sottolineando che "la prima in questa lista è l'Iran".

A suo avviso, nonostante l'accordo sul nucleare raggiunto nel 2015 tra il gruppo 5 + 1 e Teheran, quest'ultimo continua i suoi sforzi per ottenere una notevole capacità nucleare. Tuttavia, ha confermato che l'Iran non ha finora violato questo patto internazionale.

Cohen ha poi ripetuto le accuse del regime di Tel Aviv secondo le quali la Repubblica Islamica dell'Iran fomenta il caos in Medio Oriente ed è più vicino che mai ai confini dei territori palestinesi occupati.

Insistendo sul fatto che l'Iran sostiene il Movimento di Resistenza Islamico in Libano, Hezbollah, e il Movimento di Resistenza Islamico della Palestina, Hamas, ha affermato che Teheran sta trasferendo armi avanzate e ad alta precisione "all'interno della nostra regione."

All'evento, il cui scopo era quello di celebrare le spie israeliane, ha partecipato anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha annuito mostrato tutta la sua approvazione alle posizioni anti-iraniane del capo del Mossad.