di Fabrizio Verde

In Italia c’è un esercito di disperati le cui fila si ingrossano giorno dopo giorno. Si tratta dei senza casa. Sarebbero oltre 50 mila secondo quanto reso noto dall’Istat. Equamente distribuiti in tutte le principali città italiane.

Ad aumentare spaventosamente, però, è anche il numero delle famiglie che hanno un alloggio con regolare contratto di affitto, ma il cui canone superando il 30% del reddito familiare, le sospinge verso povertà e marginalizzazione sociale.

In italia, ci sarebbe bisogno di un grande piano di edilizia popolare pubblica. Come conferma una ricerca commissionata da Federcasa a Nomisma: attualmente l’edilizia popolare pubblica riesce a soddisfare appena 1/3 del fabbisogno nazionale. Secondo Federcasa servirebbero almeno 200 mila case popolari per superare emergenza e disagio abitativo.

Negli ultimi tempi è poi scoppiata la guerra tra poveri per le case popolari: italiani contro stranieri. Con le forze di estrema destra che soffiano sul fuoco del «prima gli italiani».

Chi ha risolto brillantemente questo problema è la Repubblica Bolivariana del Venezuela. Sì, proprio lo Stato sudamericano dipinto dai fake media nostrani come una sorta di lager caraibico a cielo aperto dove il popolo langue sotto il tallone di ferro di una tremenda dittatura socialista.

Dal 2011 alla data odierna, la Gran Mision Vivienda Venezuela (Gmvv) ha costruito e consegnato ben 1 milione 794 mila 046 alloggi popolari. Tra l’altro già completi di arredamento ed elettrodomestici. Come affermato dal ministro per la Casa, Manuel Quevedo, ai microfoni dell’emittente pubblica Venezolana de Television.

L’esponente del governo bolivariano ha poi spiegato che entro la fine dell’anno l’obiettivo è di arrivare alla consegna di 540 mila 126 alloggi, in modo che la Gran Mision Vivienda raggiunga i 2 milioni di alloggi costruiti e consegnati sin dalla sua creazione.

Più ambizioso il traguardo da raggiungere entro il 2019: 3 milioni di alloggi popolari costruiti e consegnati.