Storico statunitense: Aveva ragione Khamenei quando definiva gli USA 'poco affidabili'


Il professore universitario statunitense e storico del Medio Oriente, Juan Cole, in un articolo, ha scritto che "L'Ayatollah Khamenei aveva ragione quando ha descritto l'amministrazione statunitense come ' inaffidabile'. Stava dicendo la verità. Infatti, Washington rimane il fattore principale nello spostamento e nella povertà subiti da quattro milioni di palestinesi che vivono nei territori occupati sotto gli stivali dei soldati israeliani. È proprio a causa dell'aggressione degli Stati Uniti contro l'Iraq e l'occupazione di questo paese che il Medio Oriente è stato destabilizzato, soprattutto dopo le operazioni segrete degli Stati Uniti, i colpi di Stato e gli attacchi di droni, hanno contribuito alla diffusione del caos in questa regione. L'Iran si è seduto al tavolo negoziale, sperando che le sanzioni venissero sollevate. Sanzioni che avevano fatto male all'economia iraniana. Ora, le sanzioni internazionali sono state annullate, mentre il Congresso degli Stati Uniti ha rafforzato il proprio, è ciò che l'Ayatollah Khamenei aveva previsto."

Cole ha aggiunto che "attualmente molte società europee non osano investire in Iran per paura delle minacce di Washington, mentre l'Iran ha abbandonato l'importante deterrente del suo programma nucleare durante i negoziati."

A tal proposito lo storico ricorda che "in questo clima, Donald Trump e uomini bellicosi come il Senatore Tom Cotton intendono recedere dall'accordo sul nucleare e rivedere i loro impegni e di renderlo un terreno fertile per lo scoppio della guerra contro l'Iran."

Inoltre, Cole ha ricordato che l'Ayatollah Khamenei aveva già avvertito, dopo la conclusione dell'accordo sul nucleare, che gli Stati Uniti non avrebbero onorato i propri impegni. "Non sorprende che l'Ayatollah Khamenei abbaia fatto una tale valutazione. Il mondo oggi si trova nella situazione di avere una persona pericolosa al comando come Donald Trump. Una gestione che metterà in pericolo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti", ha concluso Cole.

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