Giovedì scorso sul quotidiano serbo 'Blic', è apparsa la notizia che gli Stati Uniti hanno fatto pressioni sul Ministero della Difesa della Serbia affinché non partecipi al processo di sminamento sul territorio siriano, richiesto dal governo di Damasco e Mosca.

Il Ministero della Difesa della Serbia aveva programmato di inviare genieri dell'Esercito serbo in Siria con i soldati e genieri russi al fine di partecipare alle operazioni per smantellare gli esplosivi e mine piantate sul territorio siriano e, in particolare, le zone di recente liberate dalla presenza del gruppo terrorista ISIS, (Daesh, in arabo).

Sul quotidiano serbo si legge che dopo aver ascoltato le relazioni delle operazioni di sminamento in Siria, l'ambasciatore degli Stati Uniti a Belgrado, Kyle Scott, ha avuto una forte discussione con il Ministro della Difesa della Serbia, Aleksandar Vulin, per avere garanzie che i serbi non partecipino alla bonifica del suolo siriano insieme ai russi.

"Notizie sui media russi hanno annunciato che gli sminatori serbi sarebbero stati schierati in Siria insieme alle forze russe. Durante gli ultimi sei mesi in numerose occasioni la direzione del Ministero della Difesa e il governo serbo avevano assicurato l'esecutivo degli Stati Uniti che questi rapporti non erano corretti (...). Hanno assicurati che i genieri serbi saranno schierati solo nelle dai operazioni dell'Unione europea (UE) e delle Nazioni Unite (ONU)", ha dichiarato Eric Hayden, diplomatico statunitense in Serbia.

Oltre a 'Blic' anche il sito web 'InSerbia' ha confermato che gli Stati Uniti hanno minacciato la Serbia di tagliare il loro aiuto finanziario e logistico ai genieri serbi nel caso in cui avessero deciso di unirsi ai russi per sminare la Siria, un'operazione fatta richiesta dal Governo siriano, guidato dal presidente Bashar al-Asad.

Negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno investito diversi milioni di dollari nelle unità di sminamento delle forze armate serbe, solo per cercare di impedire la crescita dell'influenza russa in questo paese.