Il comandante in capo del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (IRGC), il generale Mohammad Ali Yafari, ha denunciato, ieri, che gli Stati Uniti intendono imporre ulteriori sanzioni anti-iraniane con la scusa del suo programma missilistico, anche se in realtà l'obiettivo è quello di indebolire l'economia iraniana.
Tuttavia, il Generale ha avvertito Washington che "maggiore sarà la pressione economica e le sanzioni, maggiore diverrà la determinazione dell'Iran per migliorare la deterrenza, maggiore la dimensione del missile, maggiore la sua gittata e maggiore sarà la precisione."
Inoltre, Yafar ha insistito sul fatto che il popolo iraniano neutralizzerà le trame straniere con la sua "volontà ferma". Teheran non smetterà mai di sviluppare le sue capacità difensive per rispondere alle minacce, ha ribadito ancora una volta.
D'altra parte, il comandante iraniano ha denunciato gli interventi degli Stati Uniti in Medio Oriente che, secondo lui, hanno causato insicurezza e instabilità nella zona. Tuttavia, egli sottolinea che le politiche dell'imperialismo e del sionismo sono già fallite.
Come esempio di questo, il generale Jafari ricorda che il Movimento di Resistenza Islamico in Libano (Hezbollah) ha spesso respinto le offensive del regime israeliano: La guerra dei 33 giorni (2006) è un esempio.
Tra l'altro, "il gruppo terroristico ISIS (Daesh, in arabo) e Al-Qaeda, creati e sostenuti dall'egemonismo mondiale hanno perso la loro battaglia", ha ricordato l'alto comandante iraniano.
Al contrario, le forze iraniane hanno pienamente svolto il loro lavoro nella regione, vale a dire la lotta contro l'estremismo e la difesa dei popoli oppressi di Siria, Iraq, Libano, Afghanistan, Palestina.
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