Yemen, Ansarollah avverte gli USA: Combatteremo fino alla cessazione dell'aggressione saudita


Rispondendo alla Casa Bianca, il portavoce di Ansarollah, Mohamad Abdel Salam, ha criticato aspramente le autorità statunitensi, alleate con il regime saudita, che hanno condannato gli attacchi delle forze yemenite, e quali rispondono che in "auto-difesa contro l'aggressione straniera" .

"L'esercito yemenita ed i suoi comitati continuano a lanciare attacchi missilistici sulle postazioni degli invasori e mercenari sauditi per autodifesa, mentre continua l'offensiva militare e il blocco contro lo Yemen", ha affermato Salam.

La Casa Bianca ha denunciato, ieri, l'attacco di rappresaglia da parte yemenita verso un aeroporto di Riyad, sostenendo che l'attacco mina la sicurezza della regione e gli sforzi per fermare il conflitto.

Il portavoce di Ansarollah, tuttavia, ha sottolineato che questa posizione dimostra chiaramente il sostegno politico e militare di Washington alla coalizione guidata dall'Arabia Saudita nella sua aggressione contro lo Yemen.

Il regime saudita ed i suoi alleati hanno bloccato l'ingresso nei terminal marittimi, aerei e terrestri dello Yemen dopo l'attacco delle forze jemenite contro Riad. Il blocco totale ha ricevuto la condanna delle Nazioni Unite (ONU).

Da quando è iniziata una guerra sanguinosa contro lo Yemen nel marzo 2015, più di 33.395 persone sono state uccise o ferite, secondo varie ONG per i diritti umani.

Inoltre, l'organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch (HRW) rileva che la guerra in Yemen ha causato la più grande crisi umanitaria nel mondo, con almeno sette milioni di persone sulla soglia di carestia e centinaia di migliaia di persone colpite dal colera.

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