La fine del Turkish Stream e la geopolitica dei gasdotti


Dopo aver approvato le sanzioni che potrebbero colpire le aziende europee coinvolte nel progetto del North Stream 2 mettendosi direttamente in rotta di collisione con la Germania, il Dipartimento di Stato ha segnalato la sua preoccupazione per il progetto del Turkish Stream.



Quello del gasdotto Turkish Stream è un progetto russo-turco concepito con l’obiettivo di sostituire il precedente South Stream, cancellato dalla Ue nel 2014 in risposta all’annessione russa della Crimea e al sostegno della ribellione in Ucraina orientale. Per la Russia aggirare l’Ucraina nel percorso dei gasdotti e diventato un obiettivo strategico, per gli Stati Uniti invece l’obiettivo strategico è contenere la leva energetica di Mosca nei confronti dei paesi dell’Unione Europea e aprire quote di mercato per il suo gas naturale liquefatto (LNG), obiettivo di natura commerciale che si è andato ad aggiungere all’obiettivo geopolitico di sempre, impedire la nascita di un blocco euroasiatico polarizzato da Russia e Germania.



La geopolitica dei gasdotti sta acquisendo un significato sempre più importante. Il progetto alternativo al Turkish Stream voluto dagli Stati Uniti e sostenuto dalla Ue è il Trans-Adriatic Pipeline (TAP), gasdottto in costruzione che dalla frontiera greco-turca attraverserà la Grecia e l’Albania per raggiungere l’Italia attraversando il breve tratto di mare che divide l’Albania e la Puglia e approdare a Melendugno. Il TAP, connettendosi alla Trans Anatolian Pipeline (TANAP) e alla South Caucasus Pipeline (SCP), aprirà il corridoio meridionale del gas permettendo l’accesso al mercato europeo delle riserve offshore del Mar Caspio (partendo dall’Azerbaijan) e potenzialmente del resto Medio Oriente, a partire dall’Iran che a quel punto di troverebbe a guadagnare quote di mercato proprio dove la Russia le avrà perse.



La Ue riconosce ufficialmente al TAP un ruolo importante nella politica energetica comunitaria ai fini del raggiungimento dell'obiettivo di garantire la diversificazione dell'approvvigionamento energetico dei paesi membri, e ha garantito al gasdotto lo status di progetto di interesse comune.

Il Turkish Stream rischia quindi di essere annullato.

Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che la linea del Turkish Stream che dovrebbe arrivare in Europa sarà realizzata solo se la Ue darà la garanzia che il progetto sarà completato e non annullato improvvisamente come è accaduto con il South Stream. Garanzie che non arriveranno mai, mentre è molto più probabile che ad arrivare saranno le nuove sanzioni del Dipartimento di Stato americano, che metteranno l’ennesima pietra tombale su un progetto europeo indipendente dalla visione imperiale di Washington.


Federico Bosco

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa