Perché l'uscita di Renzi sul canone e l'attenzione mediatica ricevuta sono il test fondamentale prima delle elezioni di marzo


di Francesco Erspamer*


Le elezioni non servono solo a decidere chi vada in Parlamento a rappresentare, in teoria, il popolo e in pratica, per lo più, le lobby delle grandi multinazionali. Le elezioni servono anche e soprattutto a verificare il grado di lucidità e coscienza della gente, la sua determinazione, il suo coraggio, la sua rabbia; e anche la sua ingenuità, la sua ignoranza, il suo menefreghismo. La vittoria piddina alle europee del 2014, due giorni dopo che Renzi aveva annunciato di voler estendere ai pensionati il bonus di 80 euro, segnalò con chiarezza ai poteri forti che molti italiani potevano essere manipolati facilmente e comprati con poco, anche solo con promesse opportunamente amplificate dai telegiornali; e che molti altri li si poteva togliere dal gioco inducendoli all’astensionismo e al qualunquismo con la scusa che tanto i politici sono tutti uguali.






La recente uscita di Renzi sul canone e l’attenzione che ha ricevuto sui quotidiani, costituiscono un test simile e ce ne saranno parecchi prima delle elezioni di marzo. Basta che alcuni milioni di psicolabili ci caschino e l’americanizzazione del paese farà un altro passo avanti – irreversibile come quelli già avvenuti, come la distruzione dell’ambiente e delle comunità, se non con una rivoluzione violenta che non ci sarà per almeno due generazioni e che quando ci fosse, per come sono messe le cose, sarà guidata dalla destra più estrema. Il liberismo all’italiana va fermato adesso, quest’anno, e le menzogne propagandistiche del Pd e dei suoi alleati berlusconiani vanno denunciate ogni giorno, strenuamente. Solo una loro clamorosa sconfitta, più netta di quella subìta del referendum costituzionale del 4 dicembre, potrebbe creare le condizioni per un ritorno alla politica e per una rinascita della sinistra e dunque della democrazia. Il tempo dell’impegno è adesso: un ulteriore ritardo, comunque giustificato, sarebbe fatale.


*Professore all'Harvard University. Post Facebook del 7 gennaio.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa