"Il cavo sottomarino russo con l'aiuto di Cuba." Le ultime spassose fake news sul Venezuela in rete


Dopo l'annuncio da parte del presidente venezuelano Nicolas Maduro della chiusura delle comunicazioni aeree e marittime con le isole di Curaçao, Aruba e Bonaire, un'ondata di fake news è divenuta virale sulla "ragione reale" della decisione ha invaso i social network.



Ma andiamo con ordine. Combustibile, medicine, materiale strategico, alimenti, prodotti che in Venezuela sono mantenuti a prezzo bassissimo perché possano essere goduti da tutte le fasce della popolazione. La guerra economica contro il paese prevede che questi vengano trafugati per rivenderli in paesi dove costano decine o centinaia di volte di più. Venerdì scorso, Nicolas Maduro Moros ha annunciato che il suo governo ha rilevato come dalle isole di Curaçao, Aruba e Bonaire, le risorse minerarie, così come il cibo e i beni di prima necessità venissero importati illegalmente per poi essere venduti. "È sufficiente che prendano i prodotti per generare danni economici al nostro paese", ha dichiarato il mandatario venezuelano.

La misura, che inizialmente era di 72 ore, è stata prorogata fino a un incontro ad alto livello con le autorità previsto per martedì. Maduro dopo l'annuncio delle Forze Armate bolivariane e delle forze di sicurezza dello Stato ha intensificato le operazioni nei porti venezuelani di Guaranao e in quello di Nueva Esparta, nella parte orientale; e da La Vela, San José de la Costa e Tucacas, nello stato di Falcón. Il Comando Operativo delle Forze Armate (CEOFANB), insieme con il personale della Regione Integrale di Difesa Strategica (REDI), che opera nella regione occidentale, nei pressi di queste isole, ha avviato l'Operazione Sentinella, al fine di far "prevenire, individuare e fermare" il contrabbando o l'estrazione illegale di materiale strategico dal Venezuela. Lo riporta il Correo del Orinoco.

Nel mezzo delle denunce del Venezuela sull'estrazione illegale dei suoi materiali strategici, alcuni utenti dei social hanno scatenato le più strane speculazioni sui motivi dell'interruzione delle comunicazioni. Le riporta Nathali Gómez su RT.

E così il fine settimana dopo l'annuncio di Maduro, è circolata - senza prove o immagini - l'"informazione" di un presunto cavo sottomarino installato dalla Russia con la collaborazione di Cuba. Un utente ha sostenuto che addirittura un'azienda francese avrebbe partecipato al collocamento del presunto cavo. La dichiarazione non ha mai avuto supporto documentale e nessun mezzo di comunicazione per quanto ne sappiamo ha rilanciato queste speculazioni.


Un giornalista venezuelano dell'emittente Telesur ha postato sul suo account Twitter una serie di microvideo con le immagini sulla situazione in alcuni villaggi nello stato Falcon, dove sono visibili le prove del furto di materiale strategico come i cavi elettrici.

Secondo la sua ricerca, per ogni chilo di rame proveniente dalla linea elettrica venezuelana si pagano cinque dollari ad Aruba.

Nei video della giornalista, risulta evidente come il furto di cavi si estenda sopra la regione costiera della penisola Paraguana nello stato di Falcon.

Infine, per chi ha ancora dubbi sulla guerra economica contro il Venezuela fate vedere questo video:

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