Mision Verdad
Durante la mattina di questo lunedì, l'ex funzionario della CICPC che ha effettuato un attacco armato contro due edifici pubblici nel giugno del 2017 è stato circondato, insieme alla sua cellula armata, da una squadra di forze speciali della polizia nazionale bolivariana (FAES), in un'operazione intercorsa al chilometro 16 della cittadina di El Junquito.
Questa operazione, tuttavia, ha assunto la caratteristica di un reality show dopo che, attraverso i social network, Perez ha messo in scena la sua versione degli eventi in una diretta live divenuta virale. Secondo questa versione, un Perez visibilmente insaguinato veniva circondato da una squadra che gli negato la possibilità di arrendersi a lui e ai membri della sua cellula, oltre ad alcuni presunti civili mai identificati in questi video.
Video 8 | El exfuncionario Oscar Pérez durante su presunta captura denuncia que son atacados por efectivos policiales con "lanzagranadas" y que se encuentran heridos. Piden alto al fuego ya que hay civiles en la casa https://t.co/E5TYlNVqFg pic.twitter.com/roYta9MoKk
— Contrapunto (@contrapuntovzla) 15 gennaio 2018
ATENCIÓN: Comunicado oficial del Gobierno de Venezuela reporta dos policías fallecidos, 5 más heridos, tras "ataque alevoso" del grupo terrorista de Óscar Pérez. pic.twitter.com/sMAbwbepAI
— Érika Ortega Sanoja (@ErikaOSanoja) 15 gennaio 2018
In questo stesso comunicato si sostiene che un numero imprecisato di membri della cellula di Pérez siano stati uccisi, mentre altri cinque appartenenti allo stesso gruppo siano stati arrestati. Secondo il comunicato, inoltre, gli uomini armati di Pérez "hanno aperto il fuoco e hanno persino tentato di far detonare un veicolo carico di esplosivi mentre tentavano di negoziare le condizioni per la consegna e la custodia". Una versione molto diversa da quella diffusa dai social network.
La mitizzazione e la glorificazione di un terrorista
Particolare attenzione è stata data alla vittimizzazione dei Perez e alla chiara promozione dell'opinione che stessimo di fronte ad una presunta esecuzione extragiudiziale. Opinione diffusa da giornalisti come Alberto Rodriguez, membro del Medio Telemundo, e politici in esilio come Antonio Ledezma. Un esercizio di isteria politica degno degli antichavisti che hanno sempre evitato di riferirsi a questa figura come un "terrorista", anche se il diritto internazionale così qualificano gli attacchi contro popolazioni civili, come quelli perpetrati alla sede centrale del Ministero degli Interni e del TSJ da parte di Perez.
In una costante decontestualizzazione, tali individui non hanno fatto riferimento nemmeno al precedente pericoloso della cellula armata dell'ex ufficiale CICPC, recentemente protagonista di un assalto armato contro un comando della Guardia Nazionale Bolivariana situato in Laguneta Montagna a San Antonio de los Altos, Stato Miranda. Questo poco dopo aver confessato il collegamento con l'organizzazione responsabile dell'attacco a Fort Paramacay nello stato di Carabobo da parte dell'ex funzionario della GNB, Juan Carlos Caguaripano.
Le prove qualificano chiaramente la cellula di Pérez come un gruppo ribelle contro le istituzioni statali con un alto grado di pericolosità a causa dei suoi precedenti di attacco alla popolazione civile e al quartier generale militare. Uno scenario molto diverso dalla presentazione di un leader patriota, vittima di una trappola delle forze di sicurezza del Venezuela, portata avanti da giornalisti e media privati, che sono andati persino a riprendere la testimonianza di sua madre per specificare meglio la sua storia di vittima.
URGENTE | VIDEO - Madre de Óscar Pérez denuncia que régimen de Maduro quiere asesinar a su hijo: "se quiere entregar y no lo dejan" pic.twitter.com/yDVrWqK6OC
— Alberto Rodríguez (@AlbertoRT51) 15 gennaio 2018
#Video Militarizada carretera de El Junquito, tras llamado de Oscar Pérez a seguir luchando por #Venezuela https://t.co/HziTsnUjch pic.twitter.com/UuTcMI6RuG
— CaraotaDigital (@CaraotaDigital) 15 gennaio 2018
La Policía venezolana acorrala al piloto que se rebeló contra Maduro #AFP https://t.co/4BPtBTtzfu pic.twitter.com/qYk2YMWlb0
— Agence France-Presse (@AFPespanol) 15 gennaio 2018
Lo que han hecho con Oscar Pérez deja en evidencia una realidad:
— Roderick Navarro (@RoderickNavarro) 15 gennaio 2018
- El castrismo nos quiere muertos a todos.
- Los MUDistas tildan de show todo lo que no está con ellos para mantener al sistema.
- La Resistencia es la verdadera oposición al régimen dentro y fuera de Venezuela.
Hoy gracias a los vídeos publicados por Oscar Pérez @EquilibrioGV tenemos evidencias de la actuación criminal de los cuerpos armados dirigidos por @NicolasMaduro y Diosdado Cabello. La intención obvia del Régimen es amedrentar a la población civil que está en rebeldía.
— Patricia Poleo (@PattyPoleo) 15 gennaio 2018
Oscar Pérez, el Cicpc que se le rebeló a Maduro | Por @isoliett https://t.co/oThsCaSqio pic.twitter.com/qfwPulTfG9
— El Estímulo (@elestimulo) 15 gennaio 2018
Honor y Gloria para unos valientes ciudadanos que dieron su vida por un ideal. Pido al pueblo que en homenaje a estos mártires no decline en su lucha y, por último, pena ajena por los que ante semejante crimen se han hecho "los pendejos". pic.twitter.com/xxHha5w3eP
— Antonio Ledezma (@alcaldeledezma) 15 gennaio 2018
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...
di Alessandro Orsini* C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...
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