Mentre la guerra fredda tra Washigton e Pyongyang si sviluppa con toni sempre più accesi, il paese asiatico risponde alla propaganda incessante degli Stati Uniti con una mostra che descrive il livello di sadismo del comportamento dei soldati degli Stati Uniti durante la guerra degli anni '50. È il Sinchon Museum of American War Atrocities, un centro espositivo dedicata al presunto massacro di civili nordcoreani per mano dei soldati americani durante la guerra di Corea (1950-1953). Lo riporta RT.
Il centro espone dipinti e murales in cui i soldati americani uccidono bambini, torturano donne e tagliano teste di uomini, tra le altre atrocità esposte.
Gli eventi rappresentati nei lavori si svolgevano in particolare tra metà ottobre e l'inizio di novembre 1950, quando le principali città nordcoreane, tra cui Pyonyang, erano sotto il controllo dell'esercito statunitense, della Corea del Sud e delle Nazioni Unite.
Il museo è stato visitato sia dall'attuale leader nordcoreano Kim Jong-un, sia dai suoi predecessori Kim Jong-il e Kim Il-sung.
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