Prof. Erspamer: "M5S e Potere al Popolo devono tenere duro e arriveranno al potere"



di Francesco Erspamer*



Se non ci fosse il M5S e se non fosse tatticamente essenziale sostenerlo per provare a far fuori in una volta sola Renzi e Berlusconi, voterei Potere al popolo. Di conseguenza non posso criticare chi, essendo di sinistra, faccia qualla scelta: è il partito più di sinistra che ci sia oggi in Italia, socialista più o meno quanto negli anni settanta era il PSDI ma tocca accontentarsi. Però è meglio chiarire una questione. A queste elezioni PaP rischia concretamente di non prendere alcun seggio, come il M5S rischia di restare all’opposizione pur diventando il maggior partito italiano. Bè, se questa prospettiva vi spaventa, se siete stati conquistati dalla teoria del voto utile, se siete fra quelli che nei primi anni novanta si fecero persuadere dai media che l’Italia faceva schifo e che per salvarla occorreva rinunciare al proporzionale e andare verso un bipolarismo all’americana (oppure, essendo più giovani, se ancora credete al maggioritario e alla governabilità), in poche parole, se siete convinti che nella vita e in politica l’unica cosa che conti sia il successo facile, non i valori, gli ideali, l'impegno e la perseveranza, allora PaP e il M5S non fanno per voi. Votate Pd o Forza Italia o al massimo LeU o la Lega. E tifate Juventus o Bayern o Manchester City.


Perché chi vota PaP lo fa per creare un precedente; per mostrare che c’è un partito di sinistra attorno a cui, nel tempo e approfittando delle inevitabili catastrofi che verranno, aggregare il consenso di chi arrivi a preferire l’eguaglianza economica alla meritocrazia, il pubblico al privato, la solidarietà all’individualismo. In modo simile, si vota M5S per rendere l'esistenza un po' più difficile alla santa alleanza liberista, piddini e berlusconiani che ancora una volta si accorderanno per depredare e svendere il paese con la scusa dell’emergenza e del pericolo populista.





Se PaP e il M5S terranno duro, arriveranno al potere (e dovranno per forza allearsi); forse in tempo per salvare qualcosa, certamente in tempo per farla pagare a chi è responsabile dello sfascio, pur che abbiano accumulato la rabbia e la determinazione per farlo senza farsi indurre al perdono. Ma non è detto e neppure probabile che accada questa volta. Per cui se avete proprio bisogno di sentirvi dei vincenti e siete già pronti a piagnucolare e a promettere astensionismo e indifferenza se il destino ancora una volta si dimostrasse cinico e baro, lasciate perdere, stare all’opposizione non è per voi, fate pace con voi stessi e votate altro. E tifate Juventus. Il potere logora chi non ce l’ha, vi diranno. Balle. Il potere logora chi si arrende, solo chi si arrende.


*Professore all'Harvard University. Post facebook del 22 febbraio 2018

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa