Ghouta est: civili usati dai terroristi per sfruttare l'opinione pubblica disinformata in Occidente

L’approssimarsi della sconfitta dei gruppi armati che occupano la zona di Ghouta Est utilizzata come piattaforma per lanciare attacchi missilistici contro la capitale Damasco, ha fatto letteralmente esplodere l’isteria dei media mainstream. Così come avvenuto a suo tempo ad Aleppo, quando esercito siriano e forze russe, di concerto con gli alleati iraniani, si apprestavano a liberare la seconda città del paese dalle forze terroristiche foraggiate dalle potenze occidentali.

Così possiamo vedere tutti i giorni centinaia di immagini e video struggenti provenienti da Ghouta. Sulla falsariga dell’ultimo medico o l’ultimo clown di Aleppo. Indicando il presidente siriano Assad e il suo omologo russo Putin alla stregua di macellai che provano quasi piacere a bombardare popolazioni inermi.

Come al solito è la giornalista indipendente Vanessa Beeley a riportare la questione sul binario giusto, riprendendo un post dello statunitense Harry Clark.

«Lavrov ha ragione sulla responsabilità dei "militanti", che sono i veri aggressori contro i civili. Occupano aree urbane contro il volere della popolazione civile, che continuano a terrorizzare, derubare e sfruttare mentre monopolizzano le forniture locali di tutte le necessità.

Da queste zone occupate attaccano indiscriminatamente le aree controllate dal governo. I takfiri ad Aleppo orientale uccisero 11.000 civili di Aleppo in questo modo.

Il governo cerca ogni sorta di cessate il fuoco, negoziazioni, aiuti e corridoi umanitari per separare i takfiri dai civili (che in genere includono le famiglie dei combattenti).

I takfiri impediscono ai civili di evacuare, attaccano i corridoi di evacuazione, rompono i cessate il fuoco e fortificano intensamente le loro aree, al fine di costringere il governo a usare una pesante potenza di fuoco e di combattere casa per casa al fine di scovarli.

I civili sono pedine nella strategia del takfiri, per sfruttare l'opinione pubblica disinformata in Occidente. Il governo e i russi sono consapevoli di questo e fanno tutto ciò che possono, ma la spietatezza dei takfiri li costringe a combattere una guerra urbana.

E anche allora non sono lontanamente distruttivi come gli Stati Uniti a Raqqa e altrove».

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa