Secondo il portale di notizie on line 'Euphrates Post', nella zona est della città di Mejadin, vicino a al-Omar, il più grande giacimento di petrolio della Siria, verrà costruita una nuova base della Coalizione degli Stati Uniti.

L'ex colonnello russo Alexander Zhilin, Direttore del 'Study of Applied Problems of National Security' con sede a Mosca, ha affermato che il Pentagono ha una tendenza palese a creare nuove strutture nei maggiori giacimenti petroliferi e di gas della Siria. L'ufficiale in pensione ha sostenuto che questa tendenza chiarisce che gli Stati Uniti non hanno intenzione di lasciare la Siria in tempi brevi e che il loro intervento non ha nulla a che fare con l'istituzione dell'ordine o con la lotta al terrorismo.

"Nel corso degli anni, gli Stati Uniti hanno costruito 25 strutture militari in Siria e stanno continuando a costruirne di nuove. In generale, cercano di agire in modo tale da stabilire il controllo delle aree petrolifere e delle risorse energetiche. Allo stesso tempo, non credono di rendere conto a nessuno", ha osservato l'analista.



Secondo Zhilin, il ruolo degli Stati Uniti in Siria oggi è quello di sovvertire e destabilizzare la situazione, tramite, ad esempio, la creazione di un nuovo esercito terroristico per combattere l'esercito siriano, o di mettere in scena una provocazione nel Ghouta orientale usando il cloro per consentire agli Stati Uniti di potere di colpire direttamente le truppe siriane.