Errori e contraddizioni nelle notizie sul presunto attacco chimico in Siria

Proprio come avvenuto per la liberazione della città siriana di Aleppo gli attacchi al governo siriano tendono a intensificarsi e sfociare finanche nelle provocazioni. Infatti l’esercito siriano e i suoi alleati si accingono a liberare anche la Ghouta Orientale. Un sobborgo alle porte di Damasco utilizzato dai gruppi terroristici per martellare la capitale con attacchi di artiglieria.

Il presunto attacco chimico avvenuto a Douma rappresenta l’ultimo pretesto che potrebbe spingere Stati Uniti e vassalli occidentali a sferrare un attacco contro Damasco. Ma nelle ricostruzioni mediatiche, talvolta alquanto fantasiose, sono stati commessi alcuni errori.

Innanzitutto bisogna dire, come informa il Centro russo per la Riconciliazione in Siria, che nella città siriana di Douma non avrebbe avuto alcun senso un attacco con armi chimiche. Come confermato anche ai microfoni di Sputnik dall’esperto Said Gafurov.

«In primo luogo, le armi chimiche siriane sono state completamente distrutte sotto la supervisione internazionale, e in secondo luogo, anche se non fosse stato così, non avrebbe avuto il minimo senso l’utilizzo di armi chimiche alla luce dell’avanzata dell’esercito siriano», afferma Pravda.ru.

Inoltre Gafurov evidenzia come sia praticamente impossibile nascondere l’utilizzo di armamenti di tipo chimico: «Anche se avessero usato armi chimiche, le conseguenze della loro applicazione sarebbero state completamente diverse, è impossibile nascondere l'uso di armi chimiche, specialmente in Siria, quindi si tratta di una falsa informazione. Risulta chiaro che non si può parlare di utilizzo di armi chimiche».

Bisogna poi tenere in conto che un attacco con armi chimiche avrebbe comportato il ricovero di feriti presso l’ospedale di Douma. A tal proposito il Centro russo per la riconciliazione in Siria informa che dal nosocomio siriano non giungono notizie di persone ricoverate per avvelenamento da sostanza chimica.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa