Mentre i media mainstream sostenevano che fosse in una località segreta per il timore di essere colpito da un attacco degli USA, il presidente siriano Bashar al Assad, oggi, ha ricevuto a Damasco, nel palazzo presidenziale, una delegazione iraniana guidata dal consigliere dell'ayatollah Khamenei, Akbar Velayati.
Il discorso si è incentrato sugli sviluppi della guerra contro il terrorismo e le ripercussioni politiche risultanti da questi sviluppi.
A tal fine, Velayati si è congratulato con Assad e il popolo siriano per il ritiro dei terroristi dal Ghouta orientale e per la liberazione della sua popolazione.
Entrambe le parti hanno affermato che le minacce di alcuni paesi per attuare l'aggressione contro la Siria si basano su menzogne ??create da loro stessi e dai loro strumenti quali le reti terroristiche all'interno, in seguito alla liberazione delGhouta orientale.
Il presidente Assad ha ribadito che ogni volta che si raggiunge una vittoria sul campo di battaglia, alcuni paesi occidentali alzano la voce e intensificano i loro movimenti per cambiare il corso degli eventi.
"Queste voci e ogni eventuale movimento provocheranno ulteriore destabilizzazione nella regione e minacceranno la pace e la sicurezza internazionali", ha avvertito Assad.
Da parte sua, Velayati ha affermato che la fermezza della Siria e del suo popolo di fronte ad una delle peggiori guerre terroristiche è un modello da seguire, affermando che l'Iran sarà sempre al fianco della Siria.
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