Giornalista della BBC costretto a cancellare un tweet sulla "messa in scena" dei "ribelli" in Siria


Un giornalista della BBC aveva mostrato il suo scetticismo sul presunto attacco chimico nella città siriana di Douma, che molti paesi occidentali non hanno esitato a incolpare Damasco nonostante la mancanza di prove. Riam Dalati, reporter di notizie della BBC in Siria, ha scritto sul suo account Twitter che era stanco di questa "messa in scena". Poco dopo, il tweet è stato cancellato, ma non è passato inosservato agli altri utenti.

"Sono stufo degli attivisti e ribelli che usano i corpi dei bambini morti per montare scene emotive per il consumo occidentale, e poi si chiedono perché alcuni giornalisti seri mettono in discussione una parte della narrazione", ha scritto Dalati in un tweet che è diventato virale grazie a uno screenshot.

Avvertenza: si astengano dalla visione delle immagini persone sensibili.




Altri utenti di Twitter non ci hanno messo molto a chiedere il perché della cancellazione del tweet, ipotizzando che erano stati i suoi superiori all'interno della BBC che lo hanno costretto a farlo.



"Perché hai cancellato il tweet? Ordini dall'alto?", ha scritto un utente.



Tuttavia, quando un utente di Twitter ha scritto che Dalati ha cancellato il tweet, dal momento che era sotto pressione dalla BBC, il giornalista ha risposto che questo non era vero, e che ha cancellato il tweet a causa di una "violazione della politica editoriale", ma aggiungendo che mantiene l'opinione originale.

Dalati, d'altra parte, non solo ha eliminato il tweet in questione, ma ha anche protetto il suo account in modo che solo i follower approvati poyessero vedere i suoi post.

Tuttavia, l'11 aprile scorso, Dalati ha pubblicato un altro tweet condiviso dallo stesso utente. Nella pubblicazione, il giornalista ha denunciato che "a quanto pare, gli attivisti hanno montato la foto dell'ultimo abbraccio", in cui compaiono due bambini, presumibilmente vittime dell'attacco con gas. "Si può vedere chiaramente le vittime su due piani separati nelle immagini in sequenza", ha scritto Dalati.




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