Un giornalista yemenita ha mostrato i resti di bombe a grappolo che sono state utilizzate in un recente attacco aereo saudita contro la capitale del paese arabo Sanaa.
Prima e di fronte alla denuncia dell'uso delle bombe a grappolo, l'Arabia Saudita si era impegnata a non utilizzare queste munizioni. Ma le nuove prove dimostrano che Riad non rispetta i suoi impegni. Il giornalista yemenita Hasan al-Buhaiti afferma che le bombe sono state fatte negli Stati Uniti e nel Regno Unito e, in un modo o nell'altro, questi paesi sono complici delle azioni saudite.
La denuncia coincide con un rapporto delle Nazioni Unite, nel quale si evidenzia che solo nello sscorso mese di aprile, nello Yemen circa 236 yemeniti sono morti.
Più di 13.000 yemeniti sono stati uccisi dall'inizio della guerra di aggressione dell'Arabia Saudita avviata nel marzo 2015. La guerra ha portato il paese arabo sull'orlo del collasso.
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