La Russia accoglie con favore il rifiuto dell'Egitto di inviare truppe in Siria su proposta degli Stati Uniti


"Abbiamo toccato questo tema nel contesto della discussione sulla situazione della Siria, nel contesto della discussione delle azioni dei cosiddetti attori stranieri, compresi, ovviamente, gli Stati Uniti, perché è proprio loro l'idea di invitare i paesi arabi a inviare i loro contingenti alla Repubblica araba siriana", ha dichiarato il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov.

"Come ho capito, questo è stati fatto per il duplice scopo: da un lato, condividere la responsabilità per la diretta e grossolana violazione della sovranità e dell'integrità territoriale della Siria, e il secondo obiettivo è quello di condividere l'onere finanziario", ha spiegato il capo della diplomazia russa.

"Washington sta parlando direttamente e apertamente di questo. Credo che tutti capiscano cosa si nasconde dietro questo invito e apprezziamo la posizione assunta dall'Egitto", ha precisato Lavrov.

"Abbiamo discusso di questo problema come parte della discussione generale. L'Egitto ha ripetutamente sottolineato che non invierà le sue truppe al di fuori del suo territorio in quanto la dottrina militare egiziana stabilisce che le forze armate egiziane devono difendere solo i confini. Discutiamo di tali questioni solo dal punto di vista teorico come possibili passi ", ha sostenuto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry.

Alcuni media occidentali hanno riferito di un possibile invio di forze armate arabe, incluso l'Egitto, nei distretti siriani controllati dagli Stati Uniti anziché al contingente militare statunitense presente allo scopo di assistere la stabilizzazione nella parte settentrionale del paese dopo la sconfitta dell'ISIS.

Commentando queste informazioni, Shoukry ha dichiarato che l'Egitto non ha preso in considerazione l'invio di un contingente militare in Siria come parte dell'iniziativa statunitense.

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