La Corea del Nord sarà la futura Libia se non c'è un accordo con gli Stati Uniti


Muammar Gheddafi consegnò volontariamente il suo arsenale nucleare a Washington. Qualche anno dopo, nel 2011, la NATO, gli Stati Uniti in testa, attaccarono la Libia e assassinarono il leader libico, facendo precipitare il paese in una guerra civile che dura fino ad oggi e ha aperto la strada all'apparizione del gruppo terroristico ISIS (Daesh, in arabo). Pyongyang ha già chiarito che non si sottometterà al "modello libico".

"La scorsa settimana si è parlato di (applicare) il modello libico (in Corea del Nord), e il presidente (degli Stati Uniti, Donald Trump) aveva già detto che il conflitto finirà quando si concluderà quello in Libia, se Kim Jong- un non sigla un accordo "nucleare" con gli Stati Uniti, ha minacciato Pence in un'intervista concessa ieri alla rete televisiva statunitense Fox News.

Alla domanda se quello che aveva appena menzionato potesse essere interpretato come una "minaccia" contro Pyongyang, Pence ha risposto che, a suo parere, quella era una realtà piuttosto che una semplice minaccia.

Il vice presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che Trump non tollererà le armi nucleari e i missili balistici di Pyongyang, che, a suo avviso, minacciano gli Stati Uniti e i loro alleati regionali.

Pence, inoltre, fa riferimento al possibile incontro tra Trump e Kim, in programma per il prossimo 12 giugno a Singapore, la cui celebrazione è ancora vaga, e ha avvertito il leader nordcoreano di non "giocare" con Trump. "Sarebbe un grave errore per Kim jong-un pensare di poter giocare con Donald Trump", ha avvertito Pence.

La retorica ostile degli Stati Uniti contro Pyongyang aumenta di tono, nonostante il processo di riconciliazione in corso tra le due Coree e le promesse di ridurre la tensione nella penisola coreana.

Il leader nordcoreano ha reso chiaro l'impegno di Pyongyang per la denuclearizzazione, una volta che gli Stati Uniti abbandonino le "politiche ostili e le minacce alla sicurezza" contro il proprio paese.

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