Israele inquieto per la prossima operazione dell'esercito siriano sul Golan


Le forze siriane hanno proseguito la loro avanzata ieri liberando grandi aree ad ovest di Daraa (sud-ovest della Siria), dove le unità dell'esercito siriano sono state schierate lungo il confine con la Giordania dopo aver ripreso il controllo della strada Damasco-Amman. Con questi progressi, sono riusciti a recuperare il 72,4% della provincia di Daraa dai terroristi.

Nei media locali circolano video e immagini dell'arrivo dell'esercito siriano nelle aree liberate, e l'accoglienza dei residenti di queste località, così come i veicoli dell'esercito che pattugliano l'area di confine recentemente sgomberati dai terroristi.

Tuttavia, come l'avanzata militare nei territori meridionali della Siria e la resa delle milizie ribelli e la consegna delle loro armi all'esercito, i media israeliani riflettono di più sula preoccupazione del regime che si stima essere la prossima tappa dell'offensiva dell'esercito siriano; le alture del Golan.

Un articolo sul quotidiano israeliano Haaretz riferisce che "Israele si sta preparando per la fase successiva, in cui le forze del presidente Bashar Al Assad si schiereranno nelle posizioni detenute prima della guerra."

Si fa notare quanto sia complicato il compito dell'esercito siriano espellere le milizie armate dalla zona: Mentre Israele insiste sul fatto che le forze siriane non devono attraversare nella parte del Golan occupato, la Siria non può sfrattare i gruppi armati facendo proprio questo.

Le operazioni antiterrorismo dell'esercito siriano nelle regioni meridionali del paese sono di grande preoccupazione per il regime di Tel Aviv e per gli Stati Uniti.

Israele, inoltre, teme che, se le forze siriane recupereranno il sud del loro paese, potrebbero avanzare fino al confine con i territori palestinesi occupati. In quella regione, il regime israeliano occupato gran parte delle alture del Golan siriano dal 1967.

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