Ex soldato israeliano che nel 2016 ha ucciso con una pallottola in testa un palestinese dichiara che lo rifarebbe


L'ex-soldato del regime di Tel Aviv che ha ucciso a sangue freddo - nel marzo del 2016 a Hebron - un uomo palestinese ferito, ha confessato di non provare nessun "rimorso" per quello che ha fatto e che rifarebbe esattamente la stessa cosa se tornasse indietro.

"Sono in pace con quello che ho fatto, ho agito correttamente seguendo la mia verità interiore", ha affermato Elor Azaria in un'intervista al quotidiano Israel Hayom. "Non ho alcun rimorso", e se potessi rivivere quel momento, "agirei esattamente allo stesso modo, perché è quello che doveva essere fatto", ha aggiunto.

Nel marzo 2016, nella città palestinese di Hebron, due uomini hanno lanciato un attacco armati di coltelli contro dei soldati israeliani. Uno degli assalitori è stato ucciso e l'altro gravemente ferito a terra, ma poco dopo Azaria, che allora aveva 19 anni, gli ha sparato alla testa con il suo fucile d'assalto. "Ho agito nel pieno rispetto di ciò che mi hanno insegnato di fare", ha detto l'ex soldato nell'intervista, sostenendo che credeva che il palestinese stesse trasportando un ordigno esplosivo.

Azaria è stato inizialmente condannato a 18 mesi di prigione per omicidio, ma in seguito la sua condanna è stata più che dimezzata per "buona condotta".

Qui il video di quello che è accaduto nel marzo del 2016. Sconsigliamo la visione ad un pubblico particolarmente sensibile

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